Da Twitter a Facebook per dire: io ho votato!

Alla fine gli italiani hanno deciso che è arrivato il momento di godercela questa democrazia, e si sono recati alle urne per esprimere il loro SI’.
Ma il raggiungimento del tanto agognato quorum era nell’aria: da Twitter a Facebook è stato un continuo informarsi, spronare al voto ed esprimere messaggi di gioia per aver usufruito di questo meraviglioso strumento.

“Se state leggendo questo tweet significa che avete del tempo libero per alzarvi e andare a votare. Ora!”; “Se non votate, significa che vi meritate le peggio cose, tipo Giovanardi”; “Chi non vota si ritroverà Borghezio nel letto. Nudo”.

Su Facebook c’è pure chi infierisce creando il gruppo “Anche a me è scappato un sorriso in faccia mentre votavo Sì sul Legittimo Impedimento”.

E che dire delle campagne pubblicitarie? Da “Battiquorum” a “Facciamogli il quorum”, il messaggio è arrivato un po’ a tutti, che con entusiasmo abbiamo deciso di seguire le ragioni del quorum.

Che dire? Cento di questi referendum a tutti.

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18 commenti su “Da Twitter a Facebook per dire: io ho votato!

  1. c’è stato un gran casino sui social l’ho visto anch’io e casualmente proprio quest’anno è stato raggiunto il quorum segno che la consapevolezza delle persone sta cambiando e questo avviene perchè non si affidano più esclusivamente a giornali e tv che ogni volta fanno i soliti inviti vergognosi a non andare a votare

  2. Poi dicono che su fb ci sta solo gente a cazzeggiare. Hanno diffuso informazioni e spronato al voto e hanno pure trionfato!

  3. Francamente trovo profondamente scorretto l’uso di linguaggi e immagini sconvenienti, orrorifiche e intimidatorie: Borghezio nel letto nudo è ben peggio di un reattore nucleare in fiamme in giardino…

  4. l’italia si è risvegliata attraverso la rete e ha dimostrato che i social network sono una moderna forma di comunicazione e informazione e che non servono solo a farsi i kazzi degli altri. alleluia!!!

  5. non me ne frega un cazzo della politica ma ho votato NO solo perchè sui social non avete fatto altro che bombardarmi non solo per dirmi di andare a votare ma addirittura per dirmi che DOVEVO votare SI

  6. La rete sta distruggendo il potere dei media.. niente più notizie pilotate.. la forza siamo noi grazie alla rete agli italiani e anche a zuckerberg 🙂

  7. tranquilli che durerà poco figuriamoci se la prossima mossa politica del pdl non sarà quella di silenziare la rete adducendo un qualche misterioso motivo di pubblica sicurezza

  8. Prima di tutto una premessa: non sono ne di destra ne di sinistra. Il governo attuale mi piace molto poco. Ma neanche l’idea dei referendum che sono stati strumentalizzati dalla sinistra. Se in Italia ci fosse una classe dirigente non avrebbe mai permesso il referendum sul nucleare. La gente ha votato male informata. Probabilmente a nessuno di voi é stato detto che per rimpiazzare il nucleare, l’unica alternativa credibile nei prossimi decenni e’ il carbone. Il carbone ha due problemi molto seri: 1) emette CO2 il che significa che per rispettare gli accordi di Kyoto bisogna sviluppare tecniche di “carbon sequestration”, che pero’ non sono mai state dimostrate sulla scale necessaria – quindi c’e’ il rischio serio che l’Italia continui ad aumentare l’effetto serra. 2) le centrali a carbone emettono più radioattività delle centrali nucleari. Studi compiuti a Oak Ridge hanno dimostrato che le polveri emesse dalle centrali contengono composti radioattivi. i cosiddetti esperti che saltano fuori sulla stampa di qua e di la, purtroppo di scienza ne sanno poco.
    Non so cosa dire – solo in Italia succedono queste cose.

  9. Tutte cazzate. Internet non centra proprio la gente è andata a votare perchè per la prima volta dopo tanti anni si è fatto un referendum su motivi importanti e soprattutto comprensibili a tutti: volete pagare di + per l’acuqa? volete crescere i vostri figli accanto a una centrale nucleare? diciamolo questo straordinario sistema di suffragio popolare negli anni è stato solo abusato chiamando i cittadini a votare per questioni stupide e spendendo un sacco di soldi senza mai raggiungere il quorum

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