Da “non ce n’è coviddi” ad influencer… Ma de che??

Si chiama Angela Chianello, è palermitana e involontaria artefice del tormentone “negazionista” dell’estate secondo il quale di “coviddi” a Mondello “non ce n’è”.

Come spesso accade nei fenomeni virali, non l’ha nemmeno fatto apposta: si trovava sulla spiaggia del capoluogo siciliano quando venne intervistata dalla troupe di Barbara D’Urso, e il suo folclore linguistico rimbalzò dalla tv ai social media, decretandone il successo in un trionfo di meme.

Adesso la signora è sbarcata su Instagram dove, in 24 ore, ha racimolato oltre 100.000 follower e scatenato le ire di blasonati social media manager che gridano all’ingiustizia, soprattutto di fronte alla definizione di “influencer”.
Una Chiara Ferragni in versione sicula insomma, ma, a ben guardare, con qualche piccola differenza.

Innanzitutto si tratta certamente di un fenomeno mordi e fuggi, che nulla ha a che fare con la costruzione di un brand e che non è nemmeno lontanamente ingaggiabile per monetizzare un prodotto o un servizio senza rischiare di affossarlo.
Poi quelle migliaia di follower non sono profilate, non costituiscono un vero e proprio target, e hanno in comune il solo fatto di essere cretine.
Infine, leggendo i commenti, ci rendiamo conto che oscillano tra “Non ce n’è grammatica” e “Dimmi che non hai diritto di voto”: non proprio il massimo in fatto di credibilità.

La verità è che negli ultimi anni l’attrazione perversa per il trash si è imposta a livello culturale ed è diventata assolutamente trasversale: per voyeurismo, curiosità, svago, identificazione o anche solo per sentirci superiori, seguendo una logica dell’assurdo che Beckett scansate proprio.

Pensiamo a trasmissioni televisive come Uomini e Donne, L’isola dei Famosi, Pechino Express, Temptation Island, regolarmente nei trend topic di Twitter: il disagio, l’epic fail, tutto ciò che è triviale e grottesco assurge al rango di piacere celebrato e condiviso, sbancando l’Auditel.

Persino Salvini, idolo pop della politica nostrana, ci ha resi più volte partecipi della sua passione per il Grande Fratello, in un incessante sforzo di apparire come persona comune, con le stesse abitudini, interessi e vizi degli italiani, approfittandone anche per rimarcare le distanze da intellettualoni-professoroni-giornaloni.

A rifletterci attentamente ci sarebbe un modo, anche per Angela Chianello, di capitalizzare il consenso: spostarsi da Mondello al Papeete Beach e buttarsi in politica.

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