Bunga bunga: il motore di ricerca

Per chi vuole trovare facilmente notizie sul caso giudiziario dell’anno o leggere tutte le news censurate dai media, è nato il motore di ricerca Bungle Bungle.

Il nome è un incrocio tra Google e Bunga (ma Bungle in inglese significa anche “pasticcio”), e si ispira alla grafica del più famoso motore di ricerca, con alcune differenze.
Sotto la barra di ricerca, al posto di “pubblicità” o “soluzioni aziendali” troviamo “conflitto di interesse”, “leggi ad personam” e “tutto su B”, mentre il pulsante di ricerca “mi sento fortunato” si è trasformato in “mi sento intercettato”.

Il progetto è stato ideato e realizzato da Marcello Barile con la volontà di “rendere di facile accesso notizie che solitamente passano in sordina sui media”.

Provatelo. Funziona addirittura meglio di GOGOL 🙂

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7 commenti su “Bunga bunga: il motore di ricerca

  1. Mi sfugge l’utilità….. ci saranno le stesse notizie che si trovano su google no? se sono state censurate non si trovano da nessuna parte salvo forse wikileaks, se sono di dominio pubblico basta un qualunque motore

  2. Il solito furbo che cerca di farsi pubblicità con un progetto inutile che sfrutta la credulità popolare. Ci sono un sacco di persone convinte che le notizie vangano insabbiate e censurate e che crederanno davvero di poter arrivare alla verità attraverso questo magico motore di ricerca, ridicoli

  3. Ottimo :)Il Bungle Bungle, lo voglio…..perfetto anche per fare sembrare B. un gran pallone di chewngum gonfiato

  4. sono d’accordo anch’io che non serve a niente per le persone mediamente informatizzate ma magari per quelli che navigano a fatica così riescono a reperire info più facilmente senza perdersi nei meandri di google

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