Chiesa di Venezia: pubblicità immorale

Dopo le pubblicità degli atei che hanno fatto infuriare la Chiesa, in questi giorni è in atto l’ennesima polemica: al centro del contendere il rapporto tra Chiesa e pubblicità.

E’ infatti successo che un cartellone pubblicitario di Rocco Barocco, che ritrae una modella con le gambe all’aria, sia stato posto sulla facciata della Chiesa di San Simeon Piccolo che fronteggia la stazione ferroviaria di Venezia.

La griffe della moda sta infatti sponsorizzando i lavori di restauro della Chiesa stessa ma monsignor Antonio Meneguolo, a nome del Patriarcato, l’ha definita “scandalosa”, “mostruosa e immorale”, aggiungendo che “cercar soldi con la pubblicità è squallido”.

Non voglio entrare nel merito di quanto sia o meno legittimo utilizzare le Chiese come spazi pubblicitari, anche se effettivamente sembra strano che un luogo di culto e tradizione possa ospitare l’immagine pubblicitaria di un prodotto del consumismo più sfrenato (Rocco Barocco, poi…), però un aspetto non mi torna: cosa ci sarebbe di scandaloso in questa pubblicità?

Non è che preti & co., dediti ad una vita di casitià, reputino scandaloso tutto ciò che in qualche modo riesce a solleticare i loro sensi?

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8 commenti su “Chiesa di Venezia: pubblicità immorale

  1. No veramente se 2 gambe diventano scandalose è proprio il caso di dirlo: non c’è più religione 😉

  2. Non sono per le generalizzazioni hermann, anche se concordo che certi atteggiamenti della chiesa sono purtroppo ipocriti lo sono anche quelli della maggior parte delle altre istituzioni… c’è il “buono” e il “cattivo” come ovunque

  3. In genere difendo le posizioni della Chiesa, ma farsi sovvenzionare i restauri e poi rompere le uova nel paniere di chi ti da i soldi è proprio sbagliato.

  4. Pubblicità per finanziare i restauri? Perchè non affittiamo le chiese per spettacoli di lap dance? Tanto ormai il passo è breve

  5. Da che pulpito viene la predica! Dopo tutti gli scandali di pedofilia che in questi giorni sconvolgono la chiesa sia americana che irlandese e… nostra! Ah forse una donna… era inappropriata dati i gusti…

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