Google+ vs Facebook: la sfida dei social

Non volevo parlarne, perché è troppo presto per tirare le somme e perché, quando si nomina Google+, alla fine la domanda è una sola: riuscirà a scalzare Facebook?
Ma dopo l’ennesima richiesta e l’ennesima sollecitazione di una mia opinione a riguardo, ho deciso di togliermi il pensiero.

La sostanziale differenza tra Google+ e gli altri social sono le “cerchie”, cioè la possibilità di suddividere i contatti in diversi “contenitori” e di decidere quali contenuti rendere pubblici a quali persone in modo molto semplice. Il concetto non è sbagliato: dato che nella vita di tutti i giorni non comunichiamo con tutti allo stesso modo, è giusto che il nostro modo di comunicare possa essere differenziato in base all’interlocutore anche sui social. Ma quanto può interessare questa funzione all’utente medio che, come sappiamo, ha circa 120 amici e non ha problemi a mettere in piazza i fatti suoi?

Interessante la chat video, che consente una videoconferenza online includendo fino a 10 persone presenti nelle nostre cerchie e il dialogo tra i vari servizi Google che ci consente, ad esempio, di aggiornare G+ direttamente da Gmail.

Ci sono gli “spunti”, che consentono di ottenere una serie di news su un argomento digitando la chiave che ci interessa, ma attualmente Google non si sta dimostrando in grado di seguire le nostre aree di interesse e le news vengono raccolte un po’ a caso, e il pulsante +1 che raccoglie in un’unica sezione tutto ciò che ci piace ma che in sostanza non si differenzia particolarmente dal “like” di Facebook.

Ad oggi e secondo le stime approssimative di Paul Allen, il nuovo social di bigG avrebbe già raccolto 10milioni di iscritti, ma non esistono dati ufficiali. Se così fosse si tratterebbe di un piccolo record, magari dettato dal meccanismo dell’invito e dalla conseguente isteria per cercare di entrarvi: si sa, per fare in modo che qualcosa diventi di massa, cominciate a dire che è per pochi.

Detto questo e arrivando al punto della questione, cioè se Google+ supererà o meno il rivale Facebook, secondo me i due social finiranno per convivere più o meno pacificamente.
Certo se l’intenzione di Google+ è quella di diventare uno strumento di massa dovrà utilizzare argomenti davvero molto convincenti per far migrare 700milioni di utenti, argomenti che al momento non ha.
Per ottenere il successo, soprattutto quando si parla di queste cifre, non è sufficiente essere “migliori”, bisogna essere “diversi”, magari attirando una nicchia di persone che su Facebook non si trova bene e tenendo conto di tutti quei bisogni che finora non sono stati soddisfatti.
In poche parole: sì a Google+ come alternativa, no a Google+ come clone (di Facebook naturalmente).
My 2 cents 🙂

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17 commenti su “Google+ vs Facebook: la sfida dei social

  1. Io sono stata invitata 2 giorni fa e non ci ho capito molto (ma non faccio testo, ho grossi limiti, lo so). Le cerchie mi fanno strano, mi sembra di fare discriminazioni…:) Quindi per ora metto tutti in “Amici”.
    Google+ sembra più elitario di Facebook, anche nell’impostazione. Bah… Non so…
    Di sicuro Facebook (mi) ha annoiato e comincia pure a deprimere…

  2. @Ilaria all’inizio era elitario anche facebook… dipende dal fatto che non c’è nessuno a parte i geek fanatici come la pam! 😉

  3. Il discorso regge ma c’è un problema e cioè che se google fa una cosa di questo genere non lo fa certo per piacere a una nicchia ma per arrivare al grande pubblico e si sa il grande pubblico si convince con le puttanate tipo le applicazioni

  4. ecco questa sarebbe una cosa interessante da evitare: baci abbracci fiori caffè e applicazioni varie

  5. google+ è molto + simile a twitter che a facebook e finirà per togliere utenti proprio a twitter che continua ad essere uno strumento estremamente limitato. come già altri hanno detto per erodere le quote di fb avrebbe bisogno di essere + “sociale” sempre che questo sia sufficente a giustificare uno spostamento di massa ed è prevedibile che fb si decida a sistemare le sue falle prima che tutto ciò avvenga

  6. non lo vedo così difficile in fondo anche per altri servizi come la posta elettronica all’inizio è partito hotmail poi ne sono seguiti altri ma alla fine quando è arrivato gmail ancora moltissimi hanno cambiato. quando fa una cosa google ha + appeal non c’è niente da fare

  7. @diesel Beh diciamo che google ha concepito l’email in modo diverso e in + ha reso obbligatorio registrarsi su gmail per poter usufruire di altri servizi utili…

  8. è carino ma x ora non c’è nessuno e andare su un social in cui non c’è nessuno non ha molto senso….. a parte te ovviamente!

  9. insomma facebook è una gran merda ci siamo lamentati x anni e adesso che abbiamo l’alternativa diciamo che non serve a niente???? silvester non è vero che non c’è nessuno ma è agli inizi cominciamo a esserci noi gli altri arriveranno!

  10. @zoon di facebook vi lamentate da anni e poi continuate a starci dentro non siete coerenti!

  11. non è un’alternativa a facebook per ora al limite a twitter si fanno solo discorsi di un certo tipo e nessuno pubblica i cazzi suoi è una copia di twitter per esperti del web

  12. la differenza principale secondo me è una questione di privacy. fb con la privacy ha fatto grandi cazzate ma adesso ai miei post può accedere solo chi voglio io e non c’è modo di vederli da fuori. su tw e g+ ti può seguire chi gli pare…. e se io non voglio essere seguito da una data persona? ne ho bloccata una da g+ ed è apparso un avviso che mi ha detto che io non vedrò + i suoi post ma lei potrà vedere ancora i miei anche se non li potrà commentare. ma cazzo ma se io non voglio che li veda?????

  13. La socialità non è solo scambio di baci abbracci e cazzate benvenga un posto in cui potersi confrontare senza necessariamente scadere nella stupidità

  14. g+ x ora ha il vantaggio di avere una grande scrematura di rompicoglioni soprattutto donne 🙂

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