#nuovetasse

Sul Web 2.0 basta un niente affinché una “bravata” diventi virale e si trasformi nel delirio del momento.

Eh sì, perché sui social c’è un sacco di gente col senso dell’umorismo che ha ancora voglia di scherzare, mentre i giornali online ci fanno sapere che l’unica manovra anti-crisi che è venuta in mente al Governo consiste nell’aumentare le tasse.

Così ieri in mattinata è partito su Twitter l’hastag #nuovetasse, per dare a Tremonti qualche suggerimento su cosa è rimasto ancora da tassare.

Secondo @stequad l’ideale sarebbe un balzello “per chi pubblica milioni di foto delle proprie vacanze su Facebook. E ti tagga pure”, ma non è l’unico ad avere il dente avvelenato contro il social network, anche @G_B_Durden va a ruota proponendo una “Tassa per la condivisione indiscriminata di link idioti dove l’italiano è un optional su Facebook”, mentre @peksdj punirebbe decisamente “I vecchi col cappello che prendono fuori la Panda dal garage solo quando hai fretta” e @Ggferrara tocca il tasto della moda Web del momento, quello di una tassa “Sulle infografiche idiote”… e via twittando.

Peccato solo che nell’imporre tasse a caso i ministri restano sempre più esperti di noi.

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14 commenti su “#nuovetasse

  1. purtroppo non penso che la maggioranza dei giornalisti e della popolazione abbia presente cosa abbiamo davanti. L’altra giorno ero a pranzo con un economista (ed ex trader nella city londinese): qui c’e’ in gioco la sopravvivenza dell’occidente. I mercati si sono accorti ora di quello che sta succedendo da 30 anni: l’occidente e (l’italia in particolare) non produce nulla e non si puo’ piu’ sostenere la crescita con un aumento del debito. In assenza di produzione il PIL non cresce e non rifinanzia il debito. Siamo in sostanza davanti ad un baratro: o si taglia la spesa in modo radicale (= aumento sostanziale della tassazione diretta e indiretta, e tagli alla spesa sociale). I numeri necessari sono 50-100 mld (non i 20-30 mld di cui si parla). Chi parla di crescita nel futuro prossimo parla di frottole, perche’ l’unico modo per sostenere la crescita é quello di sostenere industrie con tecnologia avanzata, e queste non nascono in due giorni. La prospettiva é quella di una riduzione del benessere (compensata da una prospettiva di crescita a lungo termine) oppure la fine del nostro stile di vita e del modello occidentale. Sorry.

  2. ottima osservazione GG. prima o poi doveva succedere. c’è da dire che il tenore di vita a cui siamo abituati è alto e possiamo TUTTI vivere benissimo con meno. la cosa che infastidisce è che dalle tasse sono colpiti solo i pochi onesti che le hanno sempre pagate mentre chi fa il furbo e per anni ha accumulato soldi ora si è garantito un benessere che durerà ancora molto a lungo

  3. far pagare le tasse alla chiesa che tra l’altro ha il coraggio di pontificare contro l’evasione fiscale

  4. 10.000 Euro di multa a chi non emette uno scontrino una ricevuta o una fattura. altrochè nuove tasse, prima combattiamo l’evasione!

  5. tagliare del 50% gli stipendi dei parlamentari? quanto recuperiamo? forse non tutto ma sicuramente un bel pò

  6. IL VATICANO NON PAGA ICI, IRPEF, IRES, IMU, TASSE IMMOBILIARI E DOGANALI, MA NEANCHE GAS, ACQUA E FOGNE. E’ TUTTO A CARICO DEI CONTRIBUENTI ITALIANI. Possiede quasi il 30% del patrimonio immobiliare italiano e con l’8 per mille toglie quasi 1 Miliardo di Euro all’anno all’Italia. Vedete voi

  7. 500 parlamentari che non fanno un cazzo e prendono stipendi principeschi….. a questo punto sarebbe meglio tornare alla monarchia almeno non dobbiamo mantenere 500 persone ma solo poche famiglie

  8. tassiamo la prostituzione che con tutti i puttanieri che ci sono in italia volano dei bei soldi!

  9. politici bastardi che chiederanno l’ennesimo sacrificio a noi poveracci senza rinunciare ai loro privilegi immeritati

  10. riduzione dei parlamentari, riduzione degli stipendi, eliminazione delle baby pensioni, eliminazione dei senatori a vita, riduzione del contingente militare, riduzione dei dipendenti pubblici. ma scommettiamo che nessuno lo farà??

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