Politica e marketing, in Italia, non ce la fanno proprio ad andare d’accordo e, ogni volta che le elezioni si avvicinano, ne vediamo delle belle (ne avevo parlato qui). Stavolta nell’occhio del ciclone la pubblicità[…]
Su Facebook l’educazione è vintage
L’educazione è passata di moda. Qualche tempo fa ho conosciuto un tizio che, tra le prime cose che mi ha detto, si è lanciato in un “I miei genitori non mi hanno dato solo da[…]
Gli elettori sono sul Web, i politici no
I tempi sono cambiati, gli elettori hanno trovato un nuovo modo di relazionarsi con la politica attraverso il Web, che non viene più utilizzato unicamente per cercare le informazioni ma anche per creare contenuti. E[…]
Zuckerberg iscrive il suo cane a Facebook
Facebook, si sa, è sempre al centro di critiche che riguardano la privacy degli utenti e la protezione dei dati sensibili. Zuckerberg invece, da sempre convinto che si tratti di esagerazioni e che i seicento[…]
Il marketing “Al servizio degli italiani”
Dopo averlo annunciato qualche giorno fa, a tempo di record il PdL ha creato l’associazione “Al servizio degli italiani”, con tanto di sito Web. La strategia di marketing, però, fa un po’ sorridere. Innanzitutto il[…]
Notizie Web: da Yara alla fine del mondo
Internet è un universo parallelo, magico, coinvolgente e pieno di contraddizioni. Leggendo le notizie quotidiane mi rendo conto che da un lato ha dato un notevole impulso nella lotta alla criminalità: una volta era più[…]
Facebook aumenta l’autostima
Alcuni ricercatori della Cornell University (Stato di New York) hanno organizzato un esperimento su 63 persone divise in tre gruppi. Il primo gruppo si è ritrovato a navigare il proprio profilo di Facebook, il secondo[…]
Facebook provoca stress
Ci sono persone per le quali la popolarità è fonte di ansia e Facebook, soprattutto per chi ha molti amici, diventa una sorta di prigione nevrotica. Secondo uno studio condotto dalla Napier University di Edimburgo,[…]
Web: vietati gli errori grammaticali
Comunichiamo online; utilizziamo solo 800 vocaboli; violentiamo la lingua italiana con abbreviazioni ed acronimi; viriamo definitivamente verso un gergo che somiglia sempre più ad un codice misterioso e in qualche modo persino ostile. Ma salviamo[…]