Errori (e orrori) della pubblicità troppo creativa

Intendiamoci: la creatività in pubblicità dovrebbe essere un must.
Prima di scatenare la fantasia, però, è indispensabile analizzare il mercato e l’identità dell’azienda, comprenderne i punti di forza e preoccuparsi, a partire da queste informazioni, di veicolare un messaggio che sia efficace ma soprattutto coerente con i valori del brand.

Lo sforzo di innovare a tutti i costi, di andare controcorrente, di produrre campagne eccessivamente fuori dal comune può risultare controproducente: una buona pubblicità non può limitarsi a catturare l’attenzione, deve stare attenta a creare e mantenere un’immagine adatta al target di riferimento, che non necessariamente è lo stesso di The Walking Dead o Black Mirror.

Il concetto, a quanto pare, non è chiaro ai pubblicitari che hanno ideato il nuovo spot del tradizionalissimo Buondì, prodotto che da sempre lega il suo successo a valori come la famiglia, il benessere, il buonumore e la positività.

In evidente sballo glicemico (probabilmente, come facevo io da piccola, si sono divorati la calotta e hanno buttato il resto), queste menti geniali sono riuscite a partorire uno spot in cui una mamma viene spiaccicata da un asteroide, aggiungendolo alla fin troppo nutrita lista delle campagne più discutibili e controverse.

Se i bambini degli anni 80 hanno contibuito alla deforestazione dell’Indonesia a suon di Girelle, Tegolini e Soldini, almeno si potevano ingozzare a cuor leggero confortati da personaggi come il piccolo mugnaio bianco o slogan tipo “la morale è sempre quella, fai merenda con Girella”.

Mentre le fragili creature contemporanee, cresciute a prodotti biologici e giochi montessoriani, d’ora in poi non riusciranno più a gustarsi un Buondì a colazione senza l’incubo di vedere la propria mamma nuclearizzata da un corpo roccioso.

Ad essere onesta, comunque, mi ha sempre fatto orrore anche la felicità perenne delle famiglie Mulino Bianco.
Fa sorgere il dubbio che quella che usano non sia farina.

 

AGGIORNAMENTO del 29/08/2017

Apprendo che ci sono altre 2 versioni dello spot, una col padre e una col postino.
Questo, ovviamente, ristabilisce la par condicio nella campagna…

Ecco quella col padre:

Infine, il 10 settembre, è arrivata anche quella col postino:

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