Sesso online: lettera del Comune alle famiglie

Dopo la campagna di prevenzione e informazione su alcol e fumo, le famiglie di Milano stanno per ricevere una lettera da parte del Comune che le avvisa: “I vostri figli fanno sesso online”.

La micro-prostituzione sta infatti dilagando su Internet, con giovanissime che arrotondano mance e primi stipendi sul Web e giovanissimi che ne diventano dipendenti.
Sex addiction, dipendenza da sesso. A ottobre scatterà la campagna del Comune: una lettera aperta spedita ai genitori, opuscoli informativi, campagne pubblicitarie sui giornali e specialisti mobilitati nelle farmacie comunali (Il Corriere).

Alberto Caputo, sessuologo e psicoterapeuta, individua come soluzione quella di convincere le famiglie a mettere dei filtri al pc di casa per limitare l’accesso ai siti a luci rosse ai figli adolescenti.

Io uscirei dalla caverna e distruggerei il pc di mio figlio a colpi di clava.
Se poi non basta c’è sempre la vecchia minaccia che a fare certe cose si diventa ciechi.

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12 commenti su “Sesso online: lettera del Comune alle famiglie

  1. Ciechi? Scusa ma hai scritto ciechi? Sai, non ci vedo bene…
    Comunque oggi il Corriere, che si vede che non sapeva cosa cazzo scrivere, ha ritirato fuori il discorso del multitasking del quale avevi parlato tempo fa http://www.corriere.it/salute/09_agosto_25/multitasking_fa_male_cd63c3b4-916c-11de-b01b-00144f02aabc.shtml
    Inoltre, stamattina, sul Carlino ho letto che Facebook duole seriamente alla salute di coppia.
    Se fossi un complottista avrei il diritto di pensare che è in atto una campagna -mirata- contro Internet.
    E non sto scherzando.

  2. Si l’ho sentito dire anch’io, me lo ha raccontato un carabiniere amico, in un paese vicino al mio c’erano due bambine di 12 anni che in cambio di una ricarica del cellulare facevano certi lavoretti al pomeriggio. I carabinieri hanno aperto un’indagine temendo che ci fosssero dietro degli adulti ad organizzarle scoprendo allibiti che invece si trattava di libera iniziativa loro e non avevano neppure il pc adescavano nella piazza del paese…Ovviamente tutti sapevano meno i genitori.

    Il web non c’entra nulla secondo me!

  3. Uffa, io ho sempre trovato sempre e solo uomini brutti in Rete, mai belle femmine disponibili.
    Beh.. a parte voi due (per quello che riguarda la bellezza ovviamente).
    Si lo so, mi sono andato ad incastrare male hehehe

  4. io in queste storie mi meraviglio di una cosa: che a proporre certe soluzioni sceme non siano gli ultimi arrivati fanatici dell’età della pietra ma medici, psicologi e scienziati di fama a volte mondiale. Se questo è il contributo della scienza lasciamo perdere.

  5. scusate ma le lettere dovrebbero arrivare soltanto alle famiglie con adolescenti spero… no xchè a mia mamma viene un colpo se impara che il figlio 40enne fa sesso online! 😀

  6. @diesel: mi sento un po’ accusato qui. Il discorso del multitasking viene da una ricerca dei miei colleghi di Stanford…ottima universita’ – anche noi siamo davanti in ranking 🙂 – quindi di tutto rispetto. Per quanto riguarda il problema di questo blog, non ho molto da dire, solo che l’universita’ italiana non entra nemmeno nelle prime 100 del world ranking…

  7. GG non credo che diesel ce l’avesse con la ricerca in sè, anzi… Semplicemente è assurdo che un ricercatore o medico o quant’altro proponga come unica soluzione la censura di Internet

  8. da genitore e dovendo scegliere onestamente preferisco che mia figlia faccia sesso online che nel mondo reale, ci sono meno rischi. la necessità di una lettera idiota da parte del comune non la capisco, non è che i genitori siano poi sprovveduti

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