Vietare le pubblicità di alcolici

“Il consumo di alcol tra la popolazione giovanile è una piaga che ha costi sociali elevatissimi. I rimedi che verranno adottati per arginare questo fenomeno, trasversale rispetto alle classi sociali, potranno avere la loro efficacia solo se verranno vietate tutte le campagne pubblicitarie di prodotti alcolici e superalcolici che persistono come simboli di status; fatto che provoca un vertiginoso aumento di consumo tra i giovani”(Il Resto del Carlino).

Parola di Giuliana Ammannati, pedagogista clinico dell’Anpec, docente di filosofia e scienze umane.

Sagace.
Infatti pubblicizzare le sigarette è vietato ma i giovani fumano lo stesso.
Che sia per quella vecchissima immagine di James Dean con la sigaretta in bocca?

Certo se si beve non si dovrebbe guidare, e se si guida non si dovrebbe bere.
L’importante è non fare le 2 cose insieme.
Guardate questa pubblicità guerrillaggiante: alla fine è tutta una questione di punti di vista.

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11 commenti su “Vietare le pubblicità di alcolici

  1. GUIDA POCO CHE DEVI BERE!! MITICOOOOOOO
    Ahahahah
    Ma a voi quante pubblicità di alcolici vi vengono in mente?
    Io non ne vedo tante in tv e onestamente non mi sento influenzato dalle pubblicità.

    Ciao
    Luigi » LuVi Weblog

    La mente è come un paracadute, serve solo se è aperta

  2. A me vengono in mente le varie birre, martini a go go… poi l’estate è il periodo dei limoncini… insomma di pubblicità ce ne sono. Che poi i giovani bevano perchè vedono la pubblicità secondo me è una teoria che lascia parecchio a desiderare

  3. quoto vincent. vi ricordate quella vecchia pubblicità con quella cretina che diceva chiamami peroni sarò la tua birra? mai bevuta peroni solo x quello

  4. mai sentito parlare di binge drinking? molti giovani bevono con l’unico scopo di ubriacarsi, le pubblicità e lo status non centrano una minchia

  5. quoto tix l’importante è stordirsi e soprattutto i giovani sono più impermeabili che mai alla pubblicità

  6. Sì sono d’accordo, credo che oggi colpire i giovani con le classiche pubblicità televisive e i classici stereotipi sia difficile

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