8 Marzo, una festa che amo

Stamattina, al supermercato, ho visto un signore anziano, che si reggeva a stento sulle stampelle, mentre attraversava le porte automatiche con incedere lento e insicuro.
L’ho poi ritrovato in fila alla cassa davanti a me: aveva acquistato solo un mazzo di mimose.

Controcorrente rispetto al pensiero comune della donna emancipata, io, la Festa della Donna, l’ho sempre amata.

Sarà perché, quando ero piccola, mio papà mi portava le mimose, ed erano gli unici fiori che ricevevo durante  l’anno.
Poteva cascare il mondo, ma l’8 marzo avevo il mio mazzolino di mimose, come una donna adulta, e desideravo che non appassissero mai.

E’ vero, la maggior parte dei discorsi su questa giornata o sono falsi (cioè non confermati dai fatti), o sanno tanto di inutile retorica, come quello del Presidente Mattarella, noioso e pedante, che sostiene che su noi donne gravi il peso maggiore della crisi (a meno che non si riferisca al fatto che dobbiamo sopportare i mariti disoccupati sempre a casa, fatico a capire cosa ci sia di diverso in periodo di crisi rispetto al solito).

I politici uomini ne approfitteranno per ostentare rispetto e stima per le donne (che non nutrono realmente), le politiche donne, tipo la Boldrini, spareranno qualche boiata femminista in stile pubblicità-progresso, come quella controproducente dello scorso anno, che pensava di poter attuare una valorizzazione della donna mostrandola come vittima del degrado (qui).

Io, di questo e di altro, me ne frego.
L’8 marzo riceverò auguri e fiori, e voglio proprio godermeli.

Anzi, no.
Quest’anno “niente fiori, ma opere di bene”.
Venite a cucinare e a farmi il bucato 🙂

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9 commenti su “8 Marzo, una festa che amo

  1. Un bel giorno nel significato forse, peccato che gli stessi uomini che ci fanno gli auguri il giorno dopo ci fanno le scarpe

  2. Hai ragione pam, io non capisco le donne che odiano questa festa….godiamocela senza troppe polemiche 🙂

  3. Voi donne siete le creature migliori dell’universo. Buon 8 marzo a tutte, nessuna esclusa!

  4. io invece la trovo una festa stupida ma rispetto il tuo pensiero e i tuoi ricordi quindi tanti auguri (sono gli unici che ho fatto!)

  5. Mi pare una festa inutile, palcoscenico per politici tromboni e vanesi, ma rispetto anch’io il tuo pensiero. Sei una donna intelligente e simpatica e, visto che ti fa piacere, ti faccio tanti auguri. Il bucato no, mi dispiace. Vivo troppo lontano da Bologna….

  6. Io avrei desiderato almeno una mimosa ma mio marito dice che è una festa stupida quindi niente. Mi sa che i tempi cambiano ma agli uomini da fastidio non essere più i padroni del mondo, per loro le donne continuano ad essere nullità

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