Amy Winehouse e il marketing della droga

Da icona rock a icona… crack.

E’ successo in Brasile, dove la polizia carioca ha sequestrato 2000 buste di eroina sulle quali gli spacciatori, per incrementare le vendite, avevano stampato il volto di Amy Winehouse.

“Dal momento che i media hanno sparpagliato ai quattro venti che lei era tossicomane i narcos ne hanno approfittato per attirare l’attenzione sulla cocaina che commercializzavano”, ha dichiarato Glaucio Moreira, comandante del ventiduesimo battaglione.

Insomma di questi tempi anche gli spacciatori devono reinventarsi, e per farlo si aggrappano al marketing.

Prossima uscita prevista: Morgan.

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5 commenti su “Amy Winehouse e il marketing della droga

  1. Morgan però è controproducente per le vendite… funzionerebbe come le minacce sulle sigarette 🙂

  2. ma pensa te ma la gente per quanto drogata è davvero incentivata a comprarsi una dose per via della foto di una che tra l’altro è morta proprio per droga???????

  3. oggi non ci si può nemmeno più fare una pippa in santapace senza trovarsi di fronte la minaccia della winehouse non c’è + religione!

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