Berlusconi testimonial della pubblicità Ryanair

Ryanair ha utilizzato una foto del premier per una promozione che appare nella home page del sito, rendendolo così testimonial involontario.

L’immagine, scattata durante una seduta della Camera dei Deputati, mostra Berlusconi con un’espressione stanca e una mano sulla fronte. Accanto a lui, Bossi con aria preoccupata. Un fumetto sovrapposto dice: “Solo una cosa mi tirerebbe su in questo momento!” e, subito sotto, lo slogan: “Una scappatella con Ryanair a 12 euro” (img).

Non è la prima volta che Ryanair si cimenta in imprese di questo genere: nel 2008, ad esempio, aveva utilizzato una foto di Bossi che mostrava il dito medio, accompagnata da uno slogan che attaccava le tariffe Alitalia.

In questo caso, però, la trovata non è stata delle migliori.
Io sopra un’immagine del Cavaliere avrei scritto: “E tu dove vuoi mandarlo?” 🙂

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13 commenti su “Berlusconi testimonial della pubblicità Ryanair

  1. Peccato solo che il berlusca non abbia bisogno di Ryanair lui usa i voli di stato pagati da NOI

  2. Eh già, chi meglio di Berlusconi poteva fare il testimonial per la promozione di una scappatella!
    Grande Ryanair!

  3. non condivido la campagna. berlusconi è sempre il nostro presidente del consiglio e la ryanair farebbe bene a stare attenta e ad avere più rispetto queste pagliacciate se le può risparmiare

  4. si commenta da sè l’italia è diventata una vera e propria barzelletta grazie a lui…….. e chi di barzelletta ferisce di barzelletta perisce

  5. Sarebbe meglio se Ryanair investisse di più su corsi di buone maniere del proprio personale

  6. Era il 1994 quando la Zanicchi suggeriva di “provare a far governare” l’imprenditore Berlusconi. Già allora confidava che se non entrava in politica lo mandavano in galera e lo facevano fallire.

    Passati 17 anni Berlusconi continua a denunciare come “patologia” della democrazia la “persecuzione” di quei magistrati che tentano di “toglierlo” dalla scena politica e di “aggredirlo” nel patrimonio.

    Con la discesa in campo Berlusconi prometteva di cambiare” il paese.
    Prometteva un paese più prospero e libero dalle regole e dai “comunisti”.

    Dopo 17 anni Berlusconi continua a lamentare di essere un Premier “imprigionato” da vecchie leggi e di non aver mai deciso nulla neppure “nel partito”.

    Continua a vedere “comunisti” dappertutto, anche quando sono gli imprenditori a sfilare in corteo.

    Un replay diventato “ossessivo” quanto i toni di un Dossier Arroganza

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