Carla Bruni e il Web che non dimentica

Qualche giorno fa al salone del libro di Torino, Umberto Eco ha dichiarato “Il Web è idiota”. Detta così sembra tanto una frase di Bruno Vespa, ma ciò che voleva comunicare il nostro esimio scrittore è che Internet è capace di ricordare tutto mentre la memoria dovrebbe essere strettamente legata all’oblio: ha un senso quando è selezione.

Invece nella nostra società, grazie alle tecnologie digitali e alla memoria enorme, condivisa, accessibile e poco costosa che ne deriva, l’oblio del passato è bandito.

Ogni giorno navigando su Internet condividiamo informazioni delle quali poi perdiamo il controllo, e se una volta bisognava recarsi in qualche biblioteca speciale per rovistare tra i reperti del passato, oggi il Web ci obbliga quotidianamente a confrontarci coi trascorsi di ognuno di noi, personaggi famosi in primis.

E così mentre Alessandra Mussolini fa la moralista in Parlamento forse qualcuno si sollazza ancora con la sua foto nuda su PlayBoy, e mentre Carla Bruni fa la premiere dame esibendosi in interviste, apparizioni televisive, iniziative caritatevoli e ambizioni cinematografiche, il Web ce la mostra in un video nel quale parla di sesso, di amanti e di orifizi (tipo cosa mettere dove).

Certo se avesse tenuto la bocca chiusa tempo fa oggi altri non la aprirebbero per sparlare di lei…

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10 commenti su “Carla Bruni e il Web che non dimentica

  1. Il problema non è che ha aperto la bocca, sono le altre cose che ha aperto ah ah ah

  2. Io non vedo una grande differenza tra la Bruni di una volta e quella di adesso, infondo le lezioni di sesso erano profondamente educative 😉

  3. io dico che se la spassa anche adesso, magari il marito usa la sua esperienza in tema di orifizi in occasione di importanti incontri internazionali, in fondo l’unico vero obiettivo è siglare accordi commerciali per metterlo in quel posto a qualcuno 🙂

  4. e poi non dimentichiamoci che i nani hanno una reputazione particolare… il che si accorda perfettamente a lezioni di sesso…orefizi and so on.

  5. La differenza tra un’informazione apparsa sul web e la stessa apparsa su un supporto cartaceo sta nella rapidità di recupero che la versione digitale offre.

    Mettiamo il caso di una notizia x apparsa due anni fa sui giornali, per recuperarla in versione cartacea occorre un po’ di tempo, cosa che potrebbe scoraggiare se veramente non siamo poi tanto interessati a farlo, mentre nella versione digitale il recupero è questione di pochi minuti, se non di secondi.

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