Diesel perde 14.000 followers su Instagram e… festeggia

Una delle regole granitiche del social media marketing è quella di ringraziare i nuovi followers e celebrare (con tripudio di coriandoli, champagne e palloncini) le tappe-simbolo del loro incremento, da 100 a 1.000 a 10.000.

Da quando i social media sono stati inclusi nelle strategie di marketing, infatti, i brand di ogni forma e colore fanno a gara nel collezionare followers da sbandierare come valore aggiunto: più il pubblico si allarga, maggiore diventa la copertura dei post, più cresce la potenzialità virale dei messaggi.
Il meccanismo ha funzionato a meraviglia, finché Diesel ha stabilito l’eccezione.

Il famoso marchio di abbigliamento ha spiazzato tutti festeggiando l’esodo di massa dal suo account Instagram dopo la pubblicazione di una serie di immagini di coppia che celebrano il Gay Pride.
Negli scatti, accompagnati da frasi sul vivere l’amore con libertà e orgoglio, i modelli indossano capi Diesel con logo arcobaleno, in onore dei colori della comunità LGBT.

L’azienda ha sempre scelto di distinguersi attraverso campagne pubblicitarie provocatorie e controcorrente, attirando anche molte critiche: in questo caso una foto con 2 donne che si baciano ha causato un’ondata di dissenso concretizzatasi nell’abbandono del profilo da parte di 14.000 followers, che Diesel ha deciso di ringraziare pubblicamente.

Sosteniamo con orgoglio i nostri valori da oltre 40 anni e crediamo nel Pride. Per coloro che non lo fanno, inclusi i 14.000 followers che ci hanno lasciati nell’ultima settimana… ciao ciao!
Per coloro che condividono le nostre opinioni e i nostri valori, celebriamo il fatto che l’amore è amore. Sempre.

C’è da dire che, al netto del gesto plateale, in pubblicità non serve parlare a tutti: non si raggiunge nessuno.
Per questa ragione, circoscrivere il target è fondamentale in ogni azione di marketing: suddividere il grande mercato in segmenti più piccoli e concentrarsi su un pubblico mirato, in base alle sue caratteristiche, consente di comunicare in modo diretto, proporre il prodotto adatto e creare una relazione duratura che fidelizzi il consumatore.

Quando i clienti si identificano in un brand ne diventano ambassador e continuano a sceglierlo nel tempo: in questo quadro, eliminare dalla cerchia di amici virtuali chi non condivide gli stessi ideali di libertà e inclusione fa sicuramente parte di un’efficace strategia di marketing ancor prima dell’ostentato fondamentalismo valoriale.

Inoltre, è proprio il caso di dirlo: certi defollow hanno lo stesso sapore della liberazione.

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