Facebook tra reale e virtuale

Il fenomeno Facebook sembra inarrestabile e tutti ormai siamo contagiati dalla possibilità di diventare amici degli amici e di ampliare il nostro giro di conoscenze.
Il più delle volte lo facciamo con leggerezza, diffondendo anche informazioni personali su noi stessi, senza pensare alle conseguenze di ciò che scriviamo.

Da un lato ci sono aziende che già da tempo controllano ciò che i dipendenti scrivono su Facebook, arrivando addirittura a licenziare chi si dichiara scontento del proprio lavoro.

Se l’intreccio tra vita reale e vita virtuale si fa sempre più serrato, è piuttosto ovvio che quando un social network diventa un fenomeno planetario non si può più pensare che ciò che succede online rimanga in un mondo “a parte”.

Nel 2006 quando l’ufficiale di polizia di New York Vaughan Ettienne e il suo partner dissero di aver trovato una pistola a casa di un truffatore, la giuria non gli credette.
Il motivo? Ettienne aveva distrutto la sua credibilità online con un semplice commento inserito prima del processo su Facebook in cui diceva:”Vaughan sta guardando Training Day per fregare le procedure del bravo poliziotto”.

E Leon Craig Ramsden, incarcerato perché aveva scritto su Facebook di voler uccidere qualcuno prima di accoltellare veramente un uomo in un bar?

Reale e virtuale non sono più così lontani.
Ci pensate mai che ciò che scrivete su Facebook potrebbe essere usato contro di voi in tribunale?

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13 commenti su “Facebook tra reale e virtuale

  1. Grazie a Dio non ho FB! (so lo steso che vorrebbe portare a pascolare le mucche di qualche commento fa…)

  2. Chiaramente ci sono altri mille posti on-line in cui reperire informazioni su di me, da usare contro di me in tribunale.
    A voi scoprirli

  3. Uh io l’ho scritto un sacco di volte su FB che vorrei ammazzare qualcuno 😀

  4. lungi dal sostenere che sia legittimo accusare qualcuno per ciò che ha scritto su facebook, c’è anche da dire che chi accetta di rendere i fatti suoi di dominio pubblico ne deve poi anche rispondere, subendo le conseguenze di quel grande fratello che finchè lo vediamo in televisione ci piace tanto ma quando invade le nostre vite lo apprezziamo un po meno

  5. è assurdo. facebook è un posto di scambio goliardico, dove vengono scritte cose per divertirsi, per ridere, non è certo la vita reale, non è perchè si scrive qualche stupidaggine un po’ sopra le righe che poi si va in giro ad ammazzare la gente

  6. non c’è poi tanta divverenza. se permetti lucia io non vado in giro ad ammazzare la gente ma non lo scrivo nemmeno su FB. se esprimi certe predisposizioni, anche in maniera goliardica, qualcosa che non va ce l’hai

  7. ma non è solo il problema di scrivere di ammazzare qualcuno…ci sono moltiiii altri problemi che uno strumento come facebook può creare

  8. e quali problemi può creare??? è solo questione di usarlo con consapevolezza. se uno vuol raccontare i cazzi suoi è libero di farlo e poi di subirne le conseguenze altrimenti se ne fa un uso regolato e ci si tiene in contatto con gli amici tutto qui

  9. Sono d’accordo con te mimmo, abbiamo a disposizione gli strumenti ma poi l’utilizzo che ne facciamo dipende da noi

  10. Sono convinta che a seconda dei momenti della vita di una persona sia differente l’utilizzo che si fa ad esempio dei social network. D’inverno si sta più in casa, ci sono meno cose da fare, ma chi passerà tutta l’estate su facebook anzichè andare al mare? Credo pochi. Ci sono quei momenti nella tua vita in cui sei single e magari non hai molti amici, poi ti trovi un fidanzato e non te ne frega più nulla di star lì a vedere cosa stanno facendo i tuoi amici virtuali

  11. Io dico che ci sono in giro un sacco di malati che stanno rinunciando alla loro vita reale per aggiornare lo stato su facebook

  12. può essere ma probabilmente erano persone che avevano problemi già da prima…. io non credo affatto che una persona equilibrata e con una vita sociale normale rinunci alle sue gioie per facebook, chi lo fa forse non ha una vita molto soddisfacente, quindi il problema non è fb ma è lui

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