Gli hacker e la fede hi-tech

Ci sono ancora moltissime persone convinte che gli hacker siano criminali informatici e che non si distinguano dai cracker.

Civiltà Cattolica ha cercato di fare chiarezza sull’argomento, e a sorpresa ha paragonato l’etica hacker alla visione cristiana: “I cristiani e gli hacker oggi, in un mondo votato alla logica del profitto, hanno molto da darsi, come dimostra del resto anche l’esperienza degli hacker che fanno della loro fede un impulso del loro lavoro creativo”.

Secondo Padre Antonio Spadaro, autore dell’articolo, il termine hacker potrebbe essere esteso a tutte le persone che vivono in maniera creativa molti aspetti della loro vita, che sostengono la condivisione opponendosi ai modelli di controllo, competizione e proprietà privata.

Hacker è dunque colui che “Si impegna ad affrontare sfide intellettuali per aggirare o superare creativamente le limitazioni che gli vengono imposte nei propri ambiti d’interesse”.
Oltre ad essere l’unico che pratica l’astinenza, ma non per scelta 🙂

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5 commenti su “Gli hacker e la fede hi-tech

  1. il discorso sugli hacker lo condivido ma non capisco proprio cosa centri con la visione cristiana. da quando i cristiani si oppongono ai modelli di controllo? sono anni che cercano di spaventarci con le loro prediche e minacce per fare in modo che ci comportiamo come dicono loro e non parlo solo di non uccidere non rubare ecc che si può essere d’accordo ma parlo anche del benedetto preservativo…. questi parlano di libertà e poi vogliono controllare anche la nostra sfera sessuale!

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