Dottor Google può monitorare l’influenza

Negli Stati Uniti ha preso il via il servizio Google Flu Trends, che, secondo il più grande Motore di Ricerca del mondo, sarebbe in grado di monitorare l’influenza e prevederne i picchi.
Come? Attraverso un software che analizza le parole cercate dagli utenti.

Insomma ora Internet potrebbe servire anche a questo.
Quando viene registrato un incremento di ricerche per parole chiave come “malattie da raffreddamento”, “sintomi influenzali”, “dolori muscolari”, ecc, è molto probabile che si stia avvicinando un picco di influenza e Google afferma di poterlo prevedere con 2 settimane di anticipo rispetto al centro pubblico di controllo delle malattie negli Stati Uniti.

Sul blog ufficiale, lo staff di Google annuncia: “Abbiamo constatato che c’è un rapporto molto stretto tra la frequenza di tali ricerche e il numero di persone che sono ammalate di influenza ogni settimana”, pur puntualizzando che il software “è ancora in fase sperimentale, ma potrebbe essere un utile strumento per prevenire la diffusione di altre malattie. Con il nostro sistema possiamo fornire stime attendibili sull’epidemia ogni giorno, una novità importante per gli epidemiologi perchè l’individuazione precoce di un focolaio può ridurre il numero di persone colpite”.

I tempi cambiano, Internet si evolve con rapidità e Google da “Motore” diventa “Dottore”.
Straordinario.

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5 commenti su “Dottor Google può monitorare l’influenza

  1. Beeeeelloooooooooo!!! Se tutti i dottori fossero giovani e colorati come Google, sarebbe un piacere farsi curare 😉

  2. Leggendo il rapporto di google sembra che il servizio di flu trends abbia un buon match con i dati del CDC (Center for Disease Control – in Atlanta). Dal momento che CDC e’ l’autorita’ massima in questione mi sembra un’ottima cosa.
    Sarebbe interessante vederlo nel caso di altre malattie infettive.

  3. se google riuscirà davvero a fare una cosa del genere saremo di fronte a una rivoluzione di proporzioni bibliche. significherebbe DAVVERO che oggi tutto avviene su internet e che internet fa talmente parte delle nostre esistenze che, analizzando i comportamenti dei navigatori in rete, è in grado non solo di capire i trand (moda, musica ecc…) ma addirittura il diffondersi delle malattie… quindi perchè non gli attentati? in fondo quando avviene un attentato ci saranno pure ricerche provenienti da una stessa zona di chiavi attraverso le quali documentarsi su attentati precedenti, sul traffico della città, ecc… sarebbe incredibile

  4. Passatemi il termine ma Google assomiglia sempre di più a Dio… o quantomeno al Dio di internet!

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