Italiani popolo di dipendenti e viziosi

Pare che in Italia ci siano un milione di persone che sono dipendenti dal lavoro, centinaia di migliaia di dipendenti da Internet, dal cellulare, da shopping compulsivo, da gioco d’azzardo patologico.
In tutto le persone coinvolte sono centinaia di migliaia, appartengono a tutte le categorie sociali, economiche ed anagrafiche.
I più a rischio sono i giovani mentre le donne sono a rischio di dipendenze affettive.

Di fatto c’è che molti italiani sono dipendenti da qualcosa.
Il dato è emerso nel corso del convegno “Dipendenze senza sostanze” svoltosi a Firenze.
Si tratta di patologie che nel resto del mondo, come in Giappone, sono già emergenza sanitaria e che l’Italia si appresta ad affrontare per la stessa ragione.

Le persone che vivono questi disturbi provano una grande sofferenza: i compratori compulsivi, per esempio, spendono per placare un malessere psicologico, un senso di vuoto. Col tempo l’impulso ad acquistare diventa sempre più forte e nascono grandi sensi di colpa e rabbia dovuti all’incapacità di controllarsi.
Queste dipendenze compromettono non solo l’aspetto psicologico della persona ma anche quello fisico, familiare o di coppia e, in generale, tutte le relazioni affettive fondamentali: i dipendenti dal lavoro, per esempio, possono percepire il coniuge come un estraneo compromettendo la sfera affettiva a familiare.

Suggerisco a tutti i dipendenti dal lavoro, dal gioco o dallo shopping di convertire la loro patologia in una sana dipendenza da Internet.
A noi maniaci del Web basta un pc e una Rete per essere assolutamente appagati e con davanti un mondo tutto da scoprire che, talvolta, ci rivela che siamo grassi, stupidi e incapaci di intendere e volere.

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7 commenti su “Italiani popolo di dipendenti e viziosi

  1. e se una persona fosse affetta da dipendenza da shopping ma non avesse nessun senso di colpa??? 😎

  2. Secondo me non è sempre negativo. La dipendenza dallo shopping ti distrae dalla dipendenza dai dolci, che a sua volta ti distrae dalla dipendenza da un uomo… si tratta solo di scegliere il male minore 😉

  3. Pare che la dipendenza da internet in cina sia diventata una malattia grave e c’è una grande mobilitazione per combatterla, mentre piano piano ci si sta organizzando anche nel resto del mondo. Beati i cinesi che sono tutti web-dipendenti 😀

  4. io sono dipendente da alcol, tabacco, pornografia, internet e pigrizia… non posso fare a meno di questa 5 cose ma la cosa terribile non è questa.
    la cosa terribile è che sono costretto a praticare queste miei vizi/dipendenze tutti insieme!
    in pratica mi guardo youporn con una birra in mano e una sigaretta nell’altra spesso e volentieri.

  5. Rudy, da tuo dottore, posso senz’altro dire che non credo le tue siano dipendenze: quale esempio negativo, mi piace citare il preside Wormer in “Animal House” quando dice a John Belushi “Fat, drunk and stupid is no way to go through life, son.”. Ovviamente sto scrivendo questa mia mentre sono oberato di lavoro 😀

  6. sono certo che hai scritto delle sagge parole, ma questo idioma anglosassone antiquato, obsoleto e pochissimo usato nel mondo della rete, io proprio non lo capisco.
    anche se “Fat, drunk and stupid ” non sono proprio difficili da capire 😀

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