I social: tra preoccupazioni e relazioni

Certo che se ne scrivono di boiate sui social.
Non so se ci avete fatto caso ma da un po’ di tempo a questa parte, ogni volta che una ragazza sparisce o viene stuprata o uccisa la prima ipotesi che si fa è che abbia conosciuto il maniaco su Facebook. Per vivere tranquilli possiamo solo sperare che non succeda mai nulla ai nostri contatti, altrimenti un qualunque scherzo o minaccia giocosa rischiano di trasformarsi in un movente.

Ci si preoccupa soprattutto per i giovani, per le amicizie che possono stringere attraverso i social, perché i rapporti umani stanno diventando rapporti virtuali.

In realtà per i giovanissimi Facebook è uno strumento come un altro per comunicare tra pari, e la sincerità che di solito vi si esprime e la grande quantità di informazioni che vengono pubblicate servono a farsi un’idea abbastanza precisa di chi ci sia realmente dall’altra parte.

Per assunto sono gli adulti a usare i social per rimorchiare, non i ragazzini che lo utilizzano solo per tenersi in contatto con gli amici: le adolescenti riempiono i loro profilo di cuoricini, frasi sciroppose e immagini di Hello Kitty, mentre i maschi lo usano per celebrare le loro imprese sportive.

E poi, almeno su Facebook, un maschio impegnato fa fatica a dichiararsi single, perché sicuramente la fidanzata se ne accorge e gliene dice quattro, mentre in posti come la palestra è più facile avere a che fare con orde di single con la fede in tasca.

Personalmente mi fanno sorridere solo quelli che dichiarano di avere una “relazione complicata” o di essere in una “relazione aperta”. Ma chiudi va là… che tira vento.

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8 commenti su “I social: tra preoccupazioni e relazioni

  1. per una donna mettere single o relazione complicata è deleterio….. io non ho messo nulla per evitare che tutti ci provino

  2. @chiara prova a mettere una foto di mariangela fantozzi e vedrai che non ti disturba più nessuno 😉

  3. ci preoccupiamo tanto per i giovani ma secondo me i giovani sono molto più furbi di noi ad utilizzare il web e a capirne le dinamiche…. non credo proprio che uscirebbero con un maniaco!

  4. Il punto è che bambini e ragazzi giovani devono sempre essere supervisionati da un adulto e questo spesso non capita poi quando succede la fatalità si dà la colpa agli strumenti ma dipende molto di più da come li usiamo o da come li facciamo usare ai nostri figli

  5. la stampa scrive solo cazzate e parlar male di facebook quando non lo si conosce è una cosa che va tanto di moda e fa vendere!

  6. l’osservazione che fai sul fatto che potremmo finire nei guai solo per un contatto su facebook è intelligente. tra l’altro bisogna anche considerare che facebook che tutti usano in realtà non sono ancora tanti a saperlo utilizzare in modo corretto, spesso la gente clikka a caso senza sapere bene quello che fa e talvolta si ritrova a far parte di gruppi senza saperlo o ad avere tra i contatti persone che non conoscono affatto….. insomma è un mezzo che ancora non si conosce bene e si possono davvero avere problemi solo per questo!

  7. c’è stata gente che si è ritrovata interrogata o addirittura indagata dalle forze dell’ordine per l’appartenenza a questo o quel gruppo… come la mettiamo col fatto che spesso qualcuno ci iscrive ad un gruppo senza il nostro consenso e magari ce ne accorgiamo dopo mesi?????

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