Il rap del precariato

Sarà che nell’ultima settimana i mezzi cosiddetti “d’informazione” ci hanno deliziati coi problemi di tossicodipendenza di Morgan e con la storia d’amore tra i due decerebrati George e Carmela, che quasi quasi a uno viene da credere di vivere in un mondo in cui evidentemente problemi reali non ce ne sono.

Poi se ne esce Epifani dicendo che il 2010 sarà ancora peggiore del 2009 dal punto di vista dell’occupazione e che ci aspettano altri 10-12 mesi di grande sofferenza (BlitzQuotidiano).

E allora vien voglia di far sentire la propria voce, come sta facendo Arnald, copywriter romano del quale avevo gia parlato qui, che ha creato il sito DiversamenteOccupati pieno di vignette satiriche dedicate al precariato e che ora ha composto un rap che sta spopolando su YouTube e che vorrebbe presentare a Sanremo.

Così i precari di tutta Italia hanno mandato una pioggia di richieste a viale Mazzini affinché venga dedicato nel corso della manifestazione canora uno spazio al rap occupazionale di Arnald: “lo scopo è quello di far emergere il tema del precariato, che troppo spesso viene trascurato, usando il palco dell’Ariston come cassa di risonanza”.

Non riuscirà ad andare a Sanremo ma almeno è riuscito a ricordarci quali sono i problemi reali da affrontare.

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6 commenti su “Il rap del precariato

  1. Concordo ma almeno Arnald è riuscito a far parlare dell’iniziativa e il suo rap anche se non andrà a Sanremo è stato visto da migliaia di persone

  2. e poi non voglio sentire mai + il termine bamboccione visto che sono quei bamboccioni al governo che ci impediscono di vivere una vita in autonomia mentre loro vanno a troie

  3. Affinchè tra le migliaia di persone che hanno visto il suo rap ci potessero essere anche quelli a cui “dovrebbero” interessare certi problemi doveva pubblicarlo su YouPorn…
    Certi individui sul loro Ipod al rap del precario preferiscono il rap del porcaio…

  4. Ah ah ah grande Zooey! Ma agli individui che dici tu di un video del genere non frega niente comunque, loro si preoccupano solo dei problemi che li riguardano, e la poltrona ce l’hanno. Il massimo della preoccupazione è quando a un parlamentare viene chiuso l’account Facebook e non può più cazzeggiare, allora sì che si fanno le interrogazioni!

  5. ci vorrebbe il precariato in parlamento, 3 mesi e poi di nuovo a casa da mammà, allora sì che diventerebbe un problema anche per loro

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