Internet e pornotax

Il consiglio dei ministri ha approvato il decreto attuativo che prevede extra–imposte per disincentivare la produzione e vendita di materiale pornografico e lo sfruttamento della credulità popolare.

Con la manovra anti-crisi è stata quindi introdotta un’ulteriore tassa del 25% sui guadagni ricavati dalla vendita di prodotti “in cui siano presenti immagini o scene contenenti atti sessuali espliciti e non simulati tra adulti consenzienti”, nonché sulle emittenti che le trasmettono.

Dubito che questa tassa disincentiverà i mercati, di certo porterà un bel gruzzolo nelle casse dello Stato, soprattutto se consideriamo che tecnicamente avrebbe addirittura effetto retroattivo.

Incuriosisce piuttosto l’impatto che la nuova regola avrà sul mondo Internet, dove la presenza di siti con immagini o video contenenti “atti sessuali espliciti” è decisamente elevata: basti pensare che digitando “porno” su Google si ottengono 180 milioni di pagine Web.
Difficile però stabilire regole per un mondo che non ha, per sua natura, confini definiti: se il sito “incriminato” non fa riferimento a una persona giuridica in che modo verrà riscossa la nuova tassa?

Comunque, se giocare alla lotteria è una tassa sui poveri, ora abbiamo anche la tassa sugli arrapati. Speriamo di vederne delle belle 😉

Share Button

9 commenti su “Internet e pornotax

  1. Ma perchè questi qui se la devono prendere sempre e solo col porno? Ma non sarà mica la cosa peggiore della terra, anzi, in momenti di crisi aiuta a risollevare il morale e ad essere più ottimisti e produttivi

  2. E’ risaputo che i politici sono dei gran puttanieri, proprio loro fanno queste leggi, complimenti per la coerenza!

  3. bene. allora il grande fratello dovrà pagare il 25% in più di tasse. più porno di così!

  4. di programmi televisivi che sfiorano la pornografia ce ne sono parecchi, oggi non c’è altro modo di fare audience. il problema di queste leggi è che basta un cavillo affinchè non vengano più rispettate, ad esempio cosa significa “contenenti atti sessuali espliciti e non simulati”? ci si potrebbe appellare al fatto che 2 attori, anche porno, recitano e quindi simulano. insomma è difficile stabilire una linea di demarcazione tra realtà e finzione. questa legge fa acqua

  5. Non sono un appassionato di televisione, quindi non saprei dire se in effetti le trasmissioni come i reality che mi rifiuto di guardare sfiorino il porno o meno, di sicuro sono scandalose dal punto di vista intellettuale, una violenza per l’intelligenza umana, e questo dovrebbe bastare a sovratassarle

  6. ultima frontiera della censura: la tassa sul porno. perchè non oscuriamo direttamente tutti i siti porno? sarebbe il sogno del vaticano…..

Lascia un commento