Internet ci rende ipocondriaci

Un team di ricercatori Microsoft ha tenuto sotto controllo la navigazione di 515 utenti e ha studiato come accedevano alle informazioni mediche online.
La conclusione dello studio è che Internet tende a ingenerare maggiore ansia negli utenti che si autodiagnosticano malattie sulla base delle informazioni reperite via Web; in poche parole le persone tenderebbero a considerarsi ancora più malate dopo aver letto sul Web informazioni relative ai loro sintomi.

Scrivono gli esperti: “Il Web ha la capacità di aumentare le ansie delle persone che non hanno esperienze mediche, soprattutto quando la ricerca via Web viene sfruttata per effettuare diagnosi”.
Per questa grande scoperta è stato perfino coniato un nuovo termine, “cybercondria”, cioè la preoccupazione ingiustificata di avere contratto qualche grave malattia che si crea dopo aver consultato le informazioni a disposizione su Internet.

Come no, colpa di Internet.
Invece quando incontri la gente per strada che ti squadra e poi ti dice: “come sei pallida” (= ti fai di eroina o di qualche altra droga?); “sei sempre stata così magra” (= hai il verme solitario?); “ma hai messo su qualche chilo?” (= sei depressa?) ti sembra di scoppiare di salute.

Ma se la gente si facesse gli affari suoi e ci lasciasse diagnosticare in pace le malattie più orrende su Internet?

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8 commenti su “Internet ci rende ipocondriaci

  1. secondo quanto si evince da questa mia brevissima ricerca attraverso un poco conosciuto servizio di Google che si chiama “Trends” http://www.google.com/trends?q=viagra%2C+infarto&ctab=0&geo=all&date=all&sort=1 la parola “viagra” è 7 volte pià ricercata su internet che non la parola “infarto”.
    allo stesso modo, si noti come la chiave “sesso” è ricercata almeno 8 volte in più della chiave “malattia” http://www.google.com/trends?q=sesso%2Cmalattia&ctab=0&geo=all&date=all&sort=1
    pAmela, sono perfettamente d’accordo con te: la cybercondria, alla luce dei fatti, è una cazzata.
    adesso ci scrivo un post pure io!

  2. è esattamente la stessa cosa che succedeva una volta quando i paranoici frequentavano ossessivamente le encicolpedie mediche cartacee credendo di avere i mali peggiori del mondo

  3. Questo articolo mi fa pensare al malato immaginario di Molière, il destino ha voluto scrivesse quest’opera proprio alla fine della propria vita, addirittura morendo poche ore dopo…
    Onestamente quando faccio uno starnuto non penso di avere la broncopolmonite…faccio male?
    Io darei un consiglio a tutti, di malattie vere ne esistono già abbastanza, non inventiamocene delle altre.

  4. Il mio primo motivo d’ansia è la sveglia che suona la mattina. Il secondo il freddo. Il terzo il lavoro. Il quarto le donne. Potrei andare avanti per altri 100 senza arrivare a internet…

  5. ecco. mi sono beccato la pachidermoperiostosi. ne sono sicuro. sapevo che non avrei dovuto leggere questo post 🙂

  6. sì sì sì, anch’io sono estremamente malato. nel week end neanche tanto ma il lunedì mi sento malissimo…. credo che mi metterò in mutua 😉

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