La pubblicità 2.0 di Calvin Klein

Lo stilista americano Calvin Klein ha sempre fatto tendenza, nel settore della moda come anche in quello della pubblicità, con campagne accattivanti che spesso hanno destato polemiche, sfruttando sempre il principio “l’importante è che se ne parli”.

La settimana scorsa a New York e Los Angeles sono apparsi manifesti enormi che per la prima volta non mostrano modelle e jeans ma solo un QR code, il codice a barre leggibile da cellulari e smartphone, con il claim “Get It Uncensored” (= guardalo senza censura).

Naturalmente se decidi di scaricare il filmato poi ti devi sciroppare il solito spot con modelli e modelle (Lara Stone, A.J., Sid Ellisdon, Grayson Vaughan e Eric Anderson).

A me l’idea piace, sarebbe stupendo soprattutto poterla applicare alla tv: così anzichè la tipa coi pruriti intimi o il bambino che vuole fare la pupu da Paolo ci godiamo 5 minuti di silenzio a guardare un “code” che è sicuramente più interessante di molte pubblicità.

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9 commenti su “La pubblicità 2.0 di Calvin Klein

  1. Come primo sicuramente farà parlare e desterà curiosità. Poi ovviamente se lo facessero tutti diventerebbe una noia

  2. è una pubblicità che taglia fuori una grande parte del pubblico, io ad esempio non saprei nemmeno come fare per vedere il filmato

  3. Bella iniziativa, non la vedo tanto come una pubblicità, ma più come una provocazione, anche perchè i QR code sono alla conoscenza di pochi.

  4. Mh non saprei. Non dimentichiamoci che questi manifesti sono stati messi a New York e Los Angeles, non a Bondeno-city 😀

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