Lo chiamano Information Deprivation Disorder e non è altro che l’astinenza da Web che, secondo un recente studio internazionale, causerebbe i sintomi tipici dell’astinenza da fumo e stupefacenti. Un gruppo di volontari è stato privato[…]
Un anno di Web che vince la censura
Il 2010 è stato (anche) l’anno di Internet. I navigatori sono aumentati e con loro la fame di informazione: i governi non sono più in grado di controllare tutto ciò che circola sul Web, i[…]
Autostima femminile minata dalle pubblicità di bellezza
Secondo Christopher Lasch “La pubblicità non cerca di soddisfare bisogni, quanto piuttosto di crearli”. E il bello è che ci riesce. Un articolo del New York Times fa riferimento a una ricerca pubblicata sul Journal[…]
Facebook studia i nostri pensieri ed emozioni
Facebook: due scuole di pensiero. Chi ne è terrorizzato per questioni di privacy, e ha sempre paura che qualcuno possa farsi i fatti suoi (e magari non ha ancora capito come settare le impostazioni in[…]
20 oggetti caduti in disuso nell’ultima decade
Come cambia in fretta il mondo, dagli oggetti alle abitudini alle idee, rimpiazzati costantemente da qualcosa di più pratico, rapido ed efficiente. Il 24 dicembre l’Huffington Post ha proposto una sorta di necrologio per ogni[…]
Profilattici e tecnologia
Non so se ci avete fatto caso ma in questo periodo si fa un gran parlare di profilattici, forse perché pare che tra Natale e Capodanno le vendite raggiungano l’apice per via di un’attività sessuale[…]
The Google Job Experiment per trovare lavoro
La crisi persiste e pur di trovare un lavoro siamo disposti a tutto: abbiamo già visto il caso (poi seguito da altri) del tizio che si è messo all’asta su eBay e anche del manager[…]
La natività digitale
E’ un video che sta spopolando in Rete, realizzato straordinariamente dalla Excentric, società portoghese che si occupa di comunicazione online. Maria riceve un sms inviato dall’arcangelo Gabriele sul suo iPhone che annuncia: “Presto partorirai il[…]
Aumentano i rapporti non protetti: colpa del Web
A lanciare l’allarme è stata la Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo). Dato che l’utilizzo di social network e chat è in continua crescita mentre aumentano anche i rapporti non protetti tra i giovani[…]