Ciao, skater dei cieli

Il valore di ogni istante, nella centrifuga della vita, lo si percepisce sempre “dopo”, quando ci si abbandona al ricordo di quelle normali giornate speciali, tanto lontane nel tempo quanto nitide nella memoria.

Tutto scorre ma questo giorno arriva sempre, coi suoi ingranaggi che girano male, con la consapevolezza che sono già passati 6 anni, con quel carico di nostalgie e foto e messaggi e momenti che non si ripetono.

Questo giorno arriva sempre, a ricordarci che la vita è un biglietto di sola andata, una clessidra che si svuota anche se stiamo fermi, un film senza repliche nel palinsesto del destino.

Quel destino che ha mischiato le carte e ci ha privati di te: ottimismo incrollabile, energia perenne, sorrisi disarmanti, discussioni appassionate, serate sui roller e cadute rovinose.
Adesso che voli, almeno tu, non cadi più.

E ti immagino lassù, skater dei cieli, con quella musica assurda nelle orecchie e quel trolley pieno di attrezzi, ruote, cuscinetti e aggeggi infernali che manco ai pit stop della Ferrari.

Ti immagino lassù, col tuo sguardo sincero e quell’aria scanzonata, mentre ridi di noi, puntini frenetici, biglie impazzite nel flipper della vita, sopraffatte da inutili drammi quotidiani.

Paolo, ovunque tu sia, è stato un prvilegio percorrere un pezzo di strada con te.

09/12/1966 – 18/01/2011

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