Renzo Bossi, il federalismo e Facebook

Via libera del Senato al disegno di legge delega sul federalismo fiscale, che ora passa all’approvazione della Camera: maggiore autonomia tributaria per gli enti territoriali, previsione di una commissione bicamerale per il parere sui decreti attuativi, possibilità di istiture 8 città metropolitane, individuazione di un tetto per la pressione fiscale, funzioni speciali per Roma Capitale.

Sul Web la seduta del Senato si è trasformata in un tifo da stadio grazie alla regia di Renzo Bossi che ci ha tenuti aggiornati attraverso Facebook.

Ore 22.40 del 21 gennaio, il suo status ci avvertiva “Renzo è al Senato, domani alle 18 si vota il Federalismo”. Ore 12.05 di ieri: “Renzo è al Senato, alle 17 diretta per il voto sul Federalismo”, seguono 36 commenti: “Dai dai dai”, “Grande Bossi, Padania libera”, “L’era ura! Sperem”… e così via in un crescendo di esaltazione fino alle 18.32: “Federalismo approvato!”.

Il tutto senza errori di ortografia.
Niente male per uno che non riesce nemmeno a prendere la maturità.

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12 commenti su “Renzo Bossi, il federalismo e Facebook

  1. il federalismo fiscale sarebbe anche una cosa positiva se solo questi idioti non lo trasformassero in una pagliacciata

  2. certo quando uno è così ignorante da essere segato alla maturità per due volte non può che entrare in politica

  3. Ricevere in servizi ciò che viene pagato in tasse è un progresso. Sono asslutamente d’accordo col federalismo fiscale e tutto sommato quando si tratta di una giusta causa può valere la pena fare anche un po’ di rumore

  4. La politica, quella bassa intendo e quindi quella di questi tempi, è ormai il nuovo viatico degli ignoranti e gente come questa trova facilmente posto…Il federalismo come tutta la politica è una cosa seria, solo che ormai l’hanno trasformato in un giochetto, dove le regole cambiano a seconda delle parti…

  5. Quoto franz. Se ognuno è responsabile delle proprie risorse l’efficienza non può che migliorare.
    L’Emilia Romagna è la terza regione in Italia per entrate fiscali, dove i servizi al cittadino sono già riconosciuti come superiori alla media italiana: col federalismo fiscale gli standard, già alti, possono solo alzarsi ulteriormente.
    Peccato che attorno a una proposta così seria alcuni decidano di scatenare un “teatrino” che le conferisce minore credibilità.

  6. Confermo quello che dici Pam, infatti vivendo proprio in Emilia Romagna, a Bologna, posso verificare effettivamente che lo standard dei servizi è molto alto rispetto a tante altre regioni e soprattutto al sud. E ritengo anch’io che il federalismo possa apportare benefici. Ma quello che non mi piace, e mi trovi in linea con quello dici, è vedere che questo argomento venga trattato come moneta di scambio per tenere a bada questa o quella parte politica. E quindi oltre al polpettone che ne viene fuori, rischiamo di perdere anche una buona occasione.
    Ciao Pam e voglio complimentarmi con te per il tuo blog che trovo estremamente interessante.

  7. Dimenticate che bossi ha combattuto e sta combattendo battaglie in favore di tutti noi, delle quali quella per il federalismo è la più importante. Se poi lo fa in maniera folkloristica credo che il contenuto sia comunque più importante della forma e se attraverso questa forma riesce ad avere seguaci e a cambiare lo cose benvenga

  8. Bossi è un coglione, non si possono combattere battaglie, anche sensate, al suono di “ce l’ho duro”!

  9. bè, battaglie al suono di ce l’ho duro se ne possono anche combattere ma magari non politiche 😉

  10. troppo semplice liquidare il federalismo come se fosse un “pasticcio”.

    la lega c’aveva visto giusto già 20 anni fa, quando a cominciato a parlare di quel federalismo di cui ora chiunque ne ammette la necessita’.. che stia succedendo di nuovo? per questo non vi piace?

    ricordo a tutti che:
    – il 2010 è stato il primo anno negli ultimi 30 anni in cui l’INPS è in attivo
    – il 2010 è stato il primo anno dal 1945 che la sanità pubblica è in attivo in TUTTE le regioni italiane (solo nel 2008 erano ben 6 quelle ancora in deficit negativo: di cui 5 regioni del sud e la rossa liguria al nord. mentre nel 2009 erano restate solo liguria e calabria, il cui deficit era comunque parecchio diminuito)
    – l’anno con il maggior numero di arresti per mafia dal 1945 ad oggi

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