Secondo Vargas Llosa sul Web pensiamo come scimmie

Secondo il premio Nobel Mario Vargas Llosa, il linguaggio che usano i ragazzi su Internet è terrificante e fa supporre che pensino come scimmie.

Lo ha affermato in un’intervista al settimanale uruguayano Busqueda: “Internet ha messo in soffitta la grammatica, l’ha liquidata, per cui si vive in una specie di barbarie sintattica. Se scrivi in quel modo è perchè parli in quel modo. Se parli così è perchè pensi così, e se pensi così è perchè pensi come una scimmia. Ciò mi sembra preoccupante. Forse la gente è più felice se arriva a questo stato e, chissà, ma non lo so, le scimmie sono più felici degli esseri umani”.

Ecco. E io che volevo scrivere sul mio status di Facebook “Sono al mare, il tempo è brutto”. Mi sa che lo sostituirò con un: “Il mare ha un aspetto plumbeo, verde scuro, fumante, adirato, con macchie di spuma e onde che avanzano sempre alla stessa distanza verso la spiaggia. Talvolta una barchetta di pescatori si dimena fra le scosse; talaltra una raffica di vento scosta le nuvole”.
E poi mi mangerò una banana.

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9 commenti su “Secondo Vargas Llosa sul Web pensiamo come scimmie

  1. normalmente il web non è luogo di esternazioni profonde ma dove ci si esprime in velocità. non penso significhi essere analfabeti o scimmie solo adeguarsi al mezzo

  2. Lungi da me il tollerare chi non sa l’italiano…. però non mi pare il caso di parlare aulico in chat!

  3. l’importante è che uno conosca l’italiano poi sul web è libero di storpiarlo come gli pare non credo proprio che sia il modo in cui uno scrive sul web a dirci che tipo di persona sia e in che modo pensi

  4. @kika il problema è che poi molto spesso queste persone l’italiano non lo conoscono affatto

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