“Self-tracker”, la vita come insieme di dati

Per comprendere un qualunque tipo di evento è sufficiente ridurlo ad una serie di dati che vanno poi analizzati: ce l’hanno insegnato gli scienziati del Cern con il loro Bosone di Higgs.

I “Self-tracker”, nuovo popolo di Internet, ci crede senza riserve e tiene traccia di ogni singolo evento della vita riducendola ad una serie di dati, grazie al proliferare di siti che consentono di “tracciare” tutto ciò che accade.

Per ora fortunatamente è una mania solo americana:
Su rescuetime.com si possono annotare le preferenze di navigazione in Internet;
Su mymilemarker.com si tiene traccia delle abitudini di guida;
Su fitday.com si registrano le calorie assunte e quelle consumate;
Su mon.thly.info si segnano i giorni del ciclo mestruale;
Su bedposted.com si possono addirittura catalogare i propri rapporti sessuali: data, durata, ora, posizioni, partner e, naturalmente, voto finale della performance.

Il principio, in netto contrasto con siti come Facebook dove si vogliono rendere gli altri partecipi della propria vita, è quello di arrivare a conoscersi meglio registrando tutto ciò che avviene: in questo modo si può ad esempio tenere d’occhio la propria dieta, tenere il conto delle sigarette fumate, accorgersi in quali momenti della giornata o dopo quali eventi si riesce a dare il meglio di sé, ecc.

Certo, conoscersi è importante.
Io non vedo l’ora di trovarmi uno che prima di un rapporto sessuale guarda l’orologio per annotarsi l’ora, ne cronometra la durata e magari estrae anche un goniometro per misurare con esattezza le rispettive posizioni e angolazioni. Spero che si organizzi anche con la paletta per il voto.

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9 commenti su ““Self-tracker”, la vita come insieme di dati

  1. come no. uno perde tempo a trovare tutti sti siti nei quali poter registrare ogni cosa, anche quante volte va in bagno. poi perde tempo ogni volta per accedere e aggiornare con gli ultimi insignificanti dati. poi perde tempo ad analizzarli e magari a incrociarli tra loro. alla fine di vita non gliene rimane più. geniale

  2. che bello il bosone….
    sono ani che cronometro i miei rapporti sessuali e non ho ancora superato i 5 minuti complessivi.
    non ho certo bisogno di complessi software per fare i conti 🙁

  3. internet ci mette a disposizione gli strumenti, ma l’utilizzo che ne facciamo dipende da noi. i siti come quelli citati esistono perchè ci sono persone disposte ad utilizzarli, e sono le stesse persone che prima di internet prendevano nota di ciò che gli accadeva su fogli di carta o su documenti di word. tenere il conto delle calorie quando si fa una dieta non è strano, e le persone che prendono nota dei loro rapporti sessuali sono più di quanto si possa credere

  4. quoto lisa. una mia amica tempo fa ha avuto una relazione con un tizio, docente universitario di una certa fama, che sulla sua agenda ogni tanto faceva un piccolo disegnino che rappresentava un bersaglio con una freccia piantata al centro. riflettendoci la mia amica si è resa conto che ce n’era uno ogni volta che avevano avuto un rapporto sessuale. non sarà certo stato nè il primo uomo nè l’ultimo che voleva tenerne traccia.

  5. bè posso confermare che a noi maschietti piace tenere il conto dei rapporti sessuali…. o quanto meno con quante donne siamo stati. che poi qualcuno arrivi a cronometrarli mi pare un pò maniacale, ma ognuno di noi conosce ad esempio il suo record di orgasmi in una sera. insomma sono cose che si fanno, e se poi c’è un sito che ti aiuta a non dimenticarti la biondina dell’ultima volta, bè che male c’è?

  6. Come mai di tanti siti citati vi state focalizzando tutti unicamente su quello che consente di tenere traccia dei rapporti sessuali? 🙂

  7. io da adolescente avevo un foglio di carta sul quale segnavo il nome di ogni ragazzo che baciavo e il giorno in cui succedeva. che ci possano essere adulti che facciano questo genere di cose mi sembra impossibile.

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