Berlusconi: regolamentare Internet

Berlusconi è davvero il re dell’umorismo involontario.
Ci rimbomba ancora nelle orecchie il suo “Bello giovane e abbronzato” riferito ad Obama che, senza perdere tempo, ne spara una ancora più grossa: ha promesso di farsi promotore di una “regolamentazione mondiale di Internet” durante il prossimo G8.
A nessuno è dato sapere cosa intenda esattamente.

Il termine fa di certo pensare a un qualche genere di controllo, di sorveglianza, di censura, e se pensiamo che gli unici paesi al mondo che esercitano restrizioni nei confronti di Internet sono governati da regimi dittatoriali, non c’è da stare allegri.

Intanto la notizia rimbalza di blog in blog, e con essa la mobilitazione: è attesa per domani una giornata di oscuramento volontario di blog e siti personali allo scopo di “difendere la neutralità e libertà di Internet”.

Personalmente non ho intenzione di aderire.
Il premier, che non vuole essere secondo a nessuno, è riuscito a sostituire Bruno Vespa come personaggio più criticato sui blog. Non c’è gusto. Mi sembrerebbe di sparare sulla Croce Rossa o di affondare Greenpeace.
Cosa potrà mai fare? Obbligare noi bloggers ad ospitare le televendite di pentole e materassi?

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9 commenti su “Berlusconi: regolamentare Internet

  1. secondo me vuole regolamentare il protocollo http del quale lui è profondo conoscitore.
    o vuole regolamentare un qualche modello crittografico… ne sono certo.
    cioè o è così o è impazzito… non ci sono ca**i 🙂

  2. internet spaventa, e spaventa soprattutto chi è al potere. il popolo di internet si è dimostrato compatto in tante occasioni e la libertà attraverso la quale si può esprimere qualunque tipo di idea fa paura a chi, appunto, vorrebbe un regime dittatoriale

  3. “Internet non ha bisogno di censure e tantomeno di regolamentazioni, perche’ per sua natura si autoregola”. Lo dice il senatore del Pd Vincenzo Vita, che peraltro è anche l’unica cosa intelligente che ha detto 😉

  4. bisogna vedere cosa intende berlusconi per regolamentazione. se facesse riferimento alla pedofilia o agli abusi che possono essere anche mediati dalla rete, o alle truffe via internet che fanno vittime ogni giorno, o al problema della proprietà intellettuale dei contenuti una regolamentazione potrebbe non essere negativa. il più è capire in quale senso.

  5. infatti è proprio questa la cosa strana, che dopo tutto questo gran parlare e queste polemiche, il berlusca non ci abbia ancora fatto sapere cosa intendeva con questa frase, e noi siamo ancora qui ad interrogarci

  6. Non dobbiamo sottovalutare le dichiarazioni del Presidente del Consiglio: la rete è uno strumento di informazione e di democrazia fondamentale, e bisogna impedire con ogni mezzo che sia messo sotto controllo.

  7. Internet non deve essere considerato una “zona franca” del diritto come spesso avviene bensì come uno strumento che necessita di una disciplina idonea ad attuare le tutele previste dall’ordinamento. Una regolamentazione che ne disciplini l’uso si sta rendeno sempre più necessaria.

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