Su Internet sballo a onde sonore

Vi ricorderete sicuramente l’allarme droghe sonore, dette iDoser, con tanto di titoli sui principali quotidiani italiani.

Sembrava una cosa seria anche perchè arrivava dal Nucleo speciale frodi telematiche della Guardia di Finanza: si tratta di files scaricabili online che contengono particolari onde tra i 3 e i 30 Hertz, frequenze che agiscono sul cervello umano innescando le più diverse reazioni e sollecitando in maniera intensa l’attività cerebrale, in modo simile alle droghe (non per niente questi files si chiamano: “marijuana”, “cocaina”, “alcol”, “ecstasy”, ecc).

Il colonnello Umberto Rametto della guardia di Finanza ha spiegato che l’uso di questi infrasuoni non è sconosciuto alle forze di polizia, che basta inserirli in un brano musicale per ottenere uno stato di particolare euforia o, al contrario, come succede all’estero, da usare come deterrenti nelle discoteche per calmare i ragazzi.

Su Internet si trovano poi anche pratiche guide all’uso, tipo: “Come far funzionare una dose al 100%” e su YouTube ci sono video che illustrano i presunti effetti su giovani consumatori.
“È una bufala commerciale, non funziona”, taglia corto il medico Giovanni Serpelloni, direttore del Dipartimento Nazionale Politiche anti-droga della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Nonostante questa dichiarazione, il delirio mediatico continua, recentemente anche con la scoperta dell’antidoto.
Pare infatti che il professor Gerardo Iovane, docente di analisi matematica all’università di Salerno, abbia messo a punto un sistema capace di proteggere le persone dall’ascolto di quei files musicali capaci di modificare la percezione cerebrale.
Si tratterebbe di un “Firewall infrasonico” che agisce in modo analogo ad un antivirus bloccando le frequenze potenzialmente dannose, attraverso tecniche note agli esperti come “Information frequency filtering” e “Frequency data mining”.

Ora, ammettiamo pure che le droghe sonore abbiano davvero gli effetti decantati (io ho provato i files “eroina” e “cocaina” e ho sentito solo un noiosissimo fruscio alla fine del quale ero eccitata come dopo una flebo di camomilla) e ammettiamo anche che l’antidoto sia efficace.
Quello che non è chiaro è perché dovrei scaricarmi una droga sonora sperando che mi faccia sballare e poi scaricare anche il relativo filtro che blocca le frequenze che mi consentirebbero lo sballo. Mah.

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12 commenti su “Su Internet sballo a onde sonore

  1. WOW, sballo gratis. ora mancano solo le prostitute gratis e si può dire che internet ci abbia davvero salvato la vita 🙂

  2. In realtà credo che non sia così e che le droghe sonore siano gratis solo per un po’… poi appena cominciano a creare dipendenza le metteranno a pagamento.

  3. finalmente potrò narcotizzare quell’isterica di mia suocera in modo assolutamente legale 🙂

  4. secondo me sono una grandissima cavolata…. io le ho provate…. ce n’è una che si chiama “orgasmo” e dura 50 minuti…. alla fine dei quali non ti è successo assolutamente nulla.

  5. Premetto: non le ho provate.
    Ma da quanto mi risulta esiste un modo “corretto” di assumerle affinchè facciano effetto.
    Le droghe sonore funzionano sulla base dei battiti binaurali: il cervello viene aggredito con frequenze da 500 Herz in un’orecchio e 510 Herz nell’opposto creando uno scompenso di 10 Herz che altera la percezione e dà lo sballo. Il sito-pusher dove si possono trovare spiega che l’effetto più forte si ottiene avendo a disposizione un software che produce direttamente le onde sonore e cuffie in grado di riprodurre musica con una determinata frequenza.

  6. io le ho provate tutte e ad un volume molto alto, ma talmente alto, che avrei dovuto fare sballare tutto viale Krasnodar di Ferrara.
    nei miei sogni più segreti c’era l’immagine di tutta la via impazzita, delle persone che, come un insieme di automi, uscissero dalle loro case per rendermi grazia ed onore.
    invece l’unica cosa che è successa è che i miei vicini si sono incazzati e volevano chiamare l’amministratore di condominio 🙂

  7. Certo che è una bella fregatura avere un “orgasmo” di 50 minuti e non sentire nulla … scusate ma la cara e vecchia canna non se la fa più nessuno? E’ proprio un mondo difficile … il prossimo passo quale sarà? Un’orgasmo simulato da una prostituta virtuale che vorrà 200 euro a botta (scusate il francesismo)? Rimango sul tradizionale grazie!

  8. @Carlo
    Il bello delle droghe sonore è che sono gratis e le puoi ri-ascoltare all’infinito. Se solo funzionassero sarebbe davvero fantastico… e si potrebbero abbattere i costi delle canne 😉

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