Tempo di lettura previsto

Dal medico, seduta in sala d’attesa, non avendo con me un pc portatile do un’occhiata alle riviste che campeggiano sul tavolino. Vanity FairVanity FairVanity Fair.
Di buon grado scelgo Vanity Fair.
Sfogliando velocemente i vari articoli di gossip e le varie interviste a personaggi che si suppone essere famosi (la maggior parte non li avevo mai sentiti), mi cade l’occhio a fine articolo sulla scritta: “Tempo di lettura previsto: 9 minuti”.

Mi viene da ridere. In questo mondo dove tutto corre veloce dobbiamo essere consapevoli che se vogliamo leggere un articolo su Ambra Angiolini che (forse) ha tradito Francesco Renga (ok la rivista era un po’ vecchia) abbiamo bisogno di 9 minuti. E se non abbiamo 9 minuti cosa facciamo? Saltiamo una riga o un paragrafo ogni tanto?

Possibile che la nostra ossessione di ottimizzare il tempo, di programmare ogni minuto, di riorganizzare gli eventuali tempi morti sia arrivata fino a questo punto?
Eppure in epoche non troppo lontane leggere una rivista era un’attività da svolgere nei momenti liberi, sfogliando pigramente le pagine comodamente seduti sul divano.

E’ arrivato il mio turno dal medico e non ho fatto in tempo a sapere se Ambra e Francesco si sposeranno oppure no. Maledetto articolo di 9 minuti. Che se fosse stato di 7 almeno avrei potuto finirlo.

Fortunatamente per la maggior parte delle persone il tempo destinato alla lettura delle riviste coincide con quello trascorso in bagno. Lì eventualmente ci si può fermare anche un paio di minuti in più.

Tempo di lettura previsto:
55 secondi

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11 commenti su “Tempo di lettura previsto

  1. che poi per la qualità delle riviste oggi leggerle sul cesso è utile ad avere lo stimolo

  2. 😀 Brava! Pero’ la prossima volta il tempo di lettura previsto per il tuo post mettilo in alto a destra, dentro un bollino rosso!!
    😉

    P.S.: una vita senza sapere con chi va a letto Ambra Angiolini non è una vita degna di essere vissuta…

  3. vanity fair è un giornale da donne superficiale e sono le donne che hanno sempre questo disperato bisogno di ottimizzare e di sapere tutto in anticipo non c’è da stupirsi se devono sapere anche quanto ci mettono a leggere un articolo

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