Benedetti cellulari

Quanti di noi ogni giorno mandano pc e cellulare a farsi benedire? In senso metaforico ovviamente.

Ma qualcuno ha preso la cosa decisamente sul serio.
Un prete anglicano, David Parrott, ha aperto le porte della sua Chiesa St. Lawrence Jewry a computer portatili e cellulari e, durante una messa speciale, ha impartito loro la benedizione.

A parteciparvi sono stati molti impiegati della City, che si sono presentati all’altare con prodotti tecnologici di varia natura: la tradizione cristiana prevede infatti che le persone portino in Chiesa gli oggetti di lavoro nei primi lunedì del nuovo anno.

Mi è venuto da riflettere su quante cose ci siano, al giorno d’oggi, che possono essere considerate “strumenti di lavoro”.
Tipo se si presentasse Rocco Siffredi?

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10 commenti su “Benedetti cellulari

  1. Io sapevo della benedizione delle case e delle uova di pasqua, quella dei cellulari non l’avevo mai sentita ma mi devo informare 🙂

  2. Ma non ci dovrebbe essere un grande divario tra quella che è religione, spiritualità eccetera e quello che invece è puro business??

  3. Un mio amico fa il rappresentante, ha partita iva e detrae i vestiti (tipo giacche, cravatte) come strumenti di lavoro

  4. Mi viene in mente un film di Woody Allen, credo fosse “Harry a pezzi”, in cui lui parla con una prostituta cercando di farle capire che tra loro due non ci può essere dialogo per l’eccessivo divario culturale. Così le chiede: “Ad esempio sai cos’è il buco nero?” E lei: “Come no, ci vivo!” 😀

  5. io il mio unico neurone, che ormai è rimasto solo lui a fare quel minimo di sforzo giornaliero 🙂

  6. Grande Rocco. Orgoglio italiano. Se fossi in lui ci andrei davvero in chiesa a farmi benedire 😉

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