Blog: la scelta del nome

I nomi sono importanti, e uno che si chiama Oceano Elkann lo imparerà presto.
Ci sono persone che vengono pagate per inventarsi i nomi dei prodotti: ne studiano le caratteristiche, il mercato, i potenziali acquirenti e ogni tanto se ne escono pure con qualche idea geniale, come EvaQ, la supposta effervescente.

Anche titolare un blog può essere considerata una vera e propria arte e normalmente il nome viene scelto con grande cura perché rappresenterà in toto la presenza dell’autore sulla Rete.

Diversi blog portano il nome di chi li scrive, ma molti di più hanno come titolo il nickname dell’autore, che però a sua volta viene utilizzato anche nelle mail, nei forum ecc, creando comunque un’identità e un’univocità.
Alcuni titoli corrispondono a nomignoli, diminutivi, ma anche a canzoni (“Caramelle non ne voglio più”), a film (“American Beauty”), a poesie (“In limine”), a libri (“Il rosso e il nero”).
Altri rappresentano stati d’animo o condizioni esistenziali (“Ai Margini”).
Poi ci sono quelli che riportano parole di lingue poco conosciute ma molto suggestive (“Kurai”).
Minori, ma pur presenti, quelli che esplicitano subito l’argomento di cui si tratta, come nel caso di blog tecnici o professionali (“BlogImprenditori”).

Ho gozzovigliato per la Rete alla ricerca dei nomi più accattivanti.

Pensieri In ecCesso, con tanto d’immagine di omino seduto sulla tazza che se da un lato ne determina un’autorevolezza limitata, dall’altro richiama una grande spontaneità e… ehm… naturalità.

Strepitupido! Una sorta di manifesto letterario, nel quale la stessa autrice dichiara di avere “la pretesa di poter essere strepitosa (una ci prova sempre) e stupida (questo con innegabile successo) allo stesso tempo”.

PocaCola, scelta particolarmente azzeccata in quanto facile da ricordare e impossibile da dimenticare, evocando uno dei marchi più famosi al mondo. Raccoglie “tutto l’inutile che cercavi”, con tanto di vere lattine di falsa pocacola.

Cloridrato di Sviluppina, “eccitante ad ampio spettro, uso orale”. Chi non ne avrebbe bisogno di tanto in tanto?

Sei un Idiota Ignorante, “argomentare con alterigia, controbattere con supponenza”… un vero delirio in cui lo stesso autore afferma che i blog non possono influenzare la realtà  ma solo rifletterla… un po’ come uno specchio… chissà che non sia stato proprio davanti ad uno specchio quando ha partorito questo nome suggestivo.

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5 commenti su “Blog: la scelta del nome

  1. confermo che trovare il nome a qualcosa (mi riferisco al settore della pubblicità) è davvero difficile e richiede molto lavoro. deve essere rappresentativo del prodotto ma allo stesso tempo accattivante e originale. se poi si parla di internet è anche peggio… tutto è già stato inventato ed esiste già un dominio per ogni idea che possa venire in mente. complimenti ai blogger che hanno saputo essere così originali!

  2. a parte il fatto che “Sei un idiota ignorante” è uno dei miei blog preferiti (uno che scrive argomentare con alterigia, controbattere con supponenza non può essere che un genio) ma hai dimenticato il tuo nome preferito… perkuoto.
    con un url come perkuoto non si può fare altro che avere successo!
    e adesso scusa ma voglio aumentare il tuo ranking: “togli il pigiamino al tuo maialino”.
    sarei curiosa di vedere i tuoi di adSense pAmela…sarei davvero curioso 😉

  3. Credimi Rudy, non avevo alcun dubbio sul fatto che “Sei un idiota ignorante” fosse uno dei tuoi blog preferiti, subito dopo quello di Flavia Vento 🙂

  4. si sono blog incredibili in rete con nomi veramente assurdi sui quali è impossibile non cliccare. il problema è che dopo l’idea c’è poco altro, nel senso che non vengono aggiornati e spesso abbandonati con l’ultimo post che risale magari allo scorso anno. oltre all’idea ci vuole passione e troppo spesso ci si ferma all’idea.

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