Il bluff della ragazza madre che cerca l’amante su YouTube

Oggi con Internet facciamo tutto, e così finiamo per non stupirci più di nulla e di credere plausibili cose che in realtà non lo sono, o lo sono poco, o lo diventeranno forse un giorno.

Qualche tempo fa spopolava su YouTube il video della ragazza di Milano che, disperata, aveva tentato quel canale per trovare un uomo che nel mondo reale non riusciva a trovare. Una volta avrebbe messo un annuncio sul giornale, poi sono arrivate le community ma è difficile attirare tanta attenzione su un singolo annuncio: molto meglio affidarsi alla viralità di YouTube.

Negli ultimi giorni invece c’è stato un nuovo caso: una ragazza danese che cercava il padre di suo figlio attraverso un video su YouTube.
La storia è presto detta: la bella Karen si ritrova incinta dopo una notte trascorsa con uno sconosciuto del quale non ricorda il nome e al quale ora vorrebbe comunicare di essere diventato padre.

Nel giro di pochi giorni più di un milione di utenti ha cliccato sul video, fino a quando si è scoperto essere un falso ideato dall’ente del turismo “Visit Denmark”.
Il motivo della trovata?
Un po’ cervellotico ma tant’è: secondo la responsabile di Visit Denmark, Dorte Kiilerich, la storia di Karen dimostra che la Danimarca è una società libera, dove le donne sono indipendenti e fanno le loro scelte.
Che è poi un modo elegante di dire: “Venite tutti in Danimarca dove le nostre connazionali ve la danno in un bar senza troppi problemi”.
Virale ma poco immediato.

(Grazie a Gaetano per la segnalazione)

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11 commenti su “Il bluff della ragazza madre che cerca l’amante su YouTube

  1. hahah fosse stato vero si sarebe fatta la fila di ragazzi che x una notte di sesso hanno voglia di conoscere i proprio figlio

  2. karen il padre di tuo figlio probabilmente sono io, ma x esserne sicuro avrei bisogno di accoppiarmi con te una seconda volta e capire se sei proprio tu la mia avventura danese 🙂

  3. veramente i quando ho poche soddisfazioni vado a farmi una in un bar e la metto incinta 🙂

  4. il viral marketing è ottimo e è in grado di difondersi davvero come un virus più di ogni altra pubblicità. il migliore è dissacrante e ironico ma se si tratta di una pubblicità istituzionale che riguarda un intero paese sarebbe meglio un po’ più di cautela

  5. secondo me è proprio il bello del marketing virale, altrimenti non sarebbe tale. se poi la gente si scandalizza con poco è un problema suo

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