Il nuovo cellulare che fa anche il caffè

Una volta c’erano i cellulari per telefonare.
Poi sono arrivati gli sms, gli mms, Internet, le foto, il gps e ogni volta che abbiamo acquistato un cellulare nuovo abbiamo moltiplicato le nostre possibilità di compiere le operazioni più svariate. Quando ho comprato l’ultimo mi sono detta: “L’unica cosa che non riesce a fare è il caffè”.
Ora non si può più dire nemmeno questo.

Con il Pomegranate NSo8 è infatti possibile non solo fare il caffè ma anche usarlo come traduttore, videoproiettore, rasoio elettrico o epilatore… consente perfino di suonare l’armonica.
Inserendo la cialda basta estrarre la cannuccia dal fondo per far aspirare un po’ d’acqua e si ottiene un ottimo caffè. Dalla parte superiore esce una lametta che permette di radersi la barba o depilarsi le gambe, oppure si può soffiare ai lati per suonare l’armonica.

Peccato che il Pomergate Phone sia solo una trovata pubblicitaria di marketing virale che non vuole affatto promuovere un cellulare, bensì la Nuova Scozia, attraverso un claim che recita: “Un giorno sarà possibile fare tutto questo con un solo cellulare, ma c’è già un luogo dove si possono fare molteplici cose”.

Ora che tutto avviene su Internet l’anima del marketing diventa virale.
Funziona se si riesce a creare un passaparola, e più assurdo è, più la parola passa.
Questa campagna di marketing ha avuto la capacità di attirare l’attenzione sfruttando qualcosa (la tecnologia) alla quale ormai tutti siamo interessati e che ci incuriosisce più di tutto il resto.
Detto questo trovo che l’analogia tra il cellulare multiuso e il luogo in cui si possono fare molteplici cose denoti una certa povertà di idee.

Sarà che sono impermeabile a tutto ciò che mi suona come bufala ancor prima di arrivare a capire l’obiettivo del messaggio pubblicitario… o magari è solo perché il desiderio di depilarmi le gambe col cellulare non fa parte delle mie prime 100 perversioni… ma a me non è piaciuta.

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11 commenti su “Il nuovo cellulare che fa anche il caffè

  1. io LO VOGLIO!
    non vedo l’ora di bullarmi in spiaggia di essermi depilato le ascelle con il telefonino che ho appena prestato al mio vicino di ombrellone per chiamare a casa

  2. Oggi mi sono divertito a fare chat con amici mentro ero in treno a Oxford. Mi domando come faceva gente a vivere senza l’iPhone…mi accontento di poco.

  3. “Mancava. Mancava proprio. Ma poi per fortuna qualcuno ci ha pensato. Un essere superiore, un vero concentrato di furbizia, al quale non finiremo mai di dire grazie, ci ha scaraventato sul mercato un oggettino di cui la nostra vita insulsa non poteva più fare a meno: il fichissimo cellulare che fa le foto. Sentivo un grande vuoto dentro al cuore… e adesso finalmente capisco cos’era: che non potevo fotografare col telefonino. Che stupida. Avevo settecento euro in tasca e la desertificazione dell’anima in petto. E non comprendevo il perché: Ma adesso sì che la mia vita ha riacquistato un senso. Ora non mi resta che aspettare con ansia il momento in cui potrò fare la maionese col cordless e telefonare col boiler. Anche friggermi due uova sul videoregistratore non mi dispiacerebbe. Mio Dio. Siamo proprio alla frutta. Altro che Sars. Questa sì che è una vera e propria intossicazione atipica. Senza antidoti. La diagnosi? Sindrome cellularica da dipendenza cronica. Con tanto di crisi di astinenza. Per guarire tocca chiudersi in una comunità di recupero. C’è gente che vive aggrappata al cellulare. I maschi soprattutto. Che fanno qualsiasi cosa col telefonino. Dall’amore alla cacca. Ebbene sì. Da una recente indagine sociologica mi risulta che almeno l’80% degli utenti maschi usi il telefonino in bagno. E’ vero che gli amici si vedono nel momento del bisogno ma non pensavo così alla lettera. Il biondo studentino di Marcella invece di stringerla sul cuor al Valentino, le telefona dal cesso. Che poesia. La chiama regolarmente 2 volte al giorno. Se poi mangia qualcosa che gli fa male anche 3 o 4. Quando gli prendono gli attacchi di colite 7 o 8. Solo la stitichezza potrebbe segnare la fine del loro rapporto. Quell’anomalia ambulante del moroso di Pilly, che è seriamente menomato nella sfera della comunicazione, le manda soltanto messaggini. Ma siccome non sa usare la punteggiatura le scrive cose del tipo: CENEBBIAPUNTODIDOMANDA. Il cugino di Marisa al contrario ha un solo cellulare e tre schede telefoniche. Una per ogni amante. Poi quando le molla butta via la scheda. Per Ettore il cellulare è diventato un’ossessione. Lo cambia continuamente. E’ l’unico suo argomento di conversazione. Se hai un Nokia del ’98 non ti rivolge nemmeno la parola. Si compra telefonini sempre più piccoli. sempre più cromati. L’ultimo, che era lungo come un gianduiotto, gli è morto nel water. Affogato. Sua moglie Elvira, che è una saggia, ha sentenziato: credimi, i cellulari sono l’unica cosa che gli uomini sono fieri d’avere piccolo”.
    -LUCIANA LITTIZZETTO-
    😀

  4. concordo che l’idea non sia particolarmente geniale, ma almeno un po’ diversa dal solito. sarà perchè non è una pubblicità italiana. in italia siamo i sovrani incontrastati della noia e della pubblicità puramente autocelebrativa.

  5. quoto simone.
    le pubblicità italiane sono orrende… come creatività siamo rimasti all’epoca di “luisa comincia presto finisce presto e di solito non pulisce il water”. in inghilterra ci sono pubblicità molto più fantasiose. e tutto sommato anche questa non è poi tanto male.

  6. E cosa centra la nuova scozia con un cellulare? Ma che pubblicità è? Non facevano prima a dire: “Venite in nuova scozia, è un posto bellissimo che vi ricorderete per sempre?”. Bah

  7. Beh mi pare uno dei migliori gadgets in giro,ma tra peli di barba,avanzi di fondi di caffè e trasudii vari, io vorrei sapere quanto durano le batterie…….e come si pulisce?..e l’acqua per il caffè dov’è..e come si scalda….!!!!!!!

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