Definizioni in stile Web economy

In un’epoca in cui i mestieri semplici non esistono più, in cui non ci sono più imbianchini, calzolai, gelatai ma solo liberi professionisti, manager, consulenti; In un’epoca in cui siamo tutti pazzi per il Web, in cui l’immagine conta più dei fatti, tra un brief e un brain storming l’incubo della presentazione in Power Point è sempre dietro l’angolo, sia per chi la deve fare sia per chi la deve subire.

Il mio amico Francesco, persona bizzarra e vulcanica che una ne pensa e cento ne fa (come Arnold), mi ha segnalato un preziosissimo aiuto che non solo fornisce supporto nella stesura di presentazioni in Power Point ma che dà addirittura suggerimenti nel trovare una qualifica pomposa per chi, almeno attraverso il biglietto da visita, vuole spacciarsi per un professionista veramente figo.

Il generatore di stronzate per la Web Economy, in pochi attimi ti suggerisce di “evolvere verso accordi di partnership punto-com”, “avere visioni su sforzi sinergici integrati” e di “fare leva su deliverables scalabili”.
Il generatore di qualifiche stronze per la Web Economy, invece, ti trasforma in un momento in un “industrial design controller”, in un “associate web development operator” o addirittura in un “senior B2C team leader”.

Io oggi mi sento molto una Web projet evangelist.

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6 commenti su “Definizioni in stile Web economy

  1. oggi va molto di moda il dick’s dog strategist, colui che ha ben chiara una cosa … non ha la più pallida idea di cosa fare ma la fa benissimo 🙂

  2. Hai ragione Mark, ne conosco svariati che lavorano così… ce li ho tutti tra i contatti di Facebook e Twitter 😉

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