Delirium tax

Sappiamo tutti che chi ha un esercizio commerciale e vuole esporre una qualunque forma di pubblicità deve pagare una tassa.
Il problema è che quando le casse comunali hanno bisogno di essere rimpinguate, è possibile che venga fatta un po’ di confusione tra pubblicità e informazione.

E’ successo, ad esempio, a Bologna.
Il signor Veronesi, che possiede una gioielleria proprio su piazza Maggiore, ha ricevuto una multa per aver esposto uno zerbino, con tanto di iniziali, all’esterno del suo esercizio: essendo visibile a tutti lo zerbino è stato considerato forma di pubblicità ed è pertanto soggetto a una tassa che naturalmente lui non ha mai versato.

Ma la giunta Cofferati la pensa diversamente e, tramite la società di riscossione Gestor, sta recuperando le imposte non pagate di 2.300 commercianti, che in queste settimane si sono visti recapitare multe per centinaia di euro e tutte per lo stesso motivo: mancato pagamento della tassa sulla pubblicità in vetrina.

Così è stata multata un’agenzia di viaggi (611 euro) perché nel cartello che illustrava le offerte comparivano i nomi del tour operator; un ristoratore (52 euro) per aver attaccato alla vetrina adesivi con i nomi delle carte di credito; un bar (3000 euro) per aver esposto pannelli con i nomi delle ditte produttrici dei gelati.

Assurdo? Non per il comune che è riuscito ad accaparrarsi un milione di euro che, con le amministrative alle porte, non fa certo male.

Delirio puro, ma si può fare di meglio.
Perché non raccogliere tutti gli scontrini smarriti o buttati di proposito sul suolo pubblico? In fondo col nome dell’esercizio scritto sopra sono pur sempre forme di pubblicità.

Share Button

7 commenti su “Delirium tax

  1. Veramente una cosa assurda questa Delirium Tax,

    Come fanno vendere i prodotti le agenzie di viaggi se non c’è il marchio del Tour Operator su loro proposte ?

    I ristoratori se non hanno l’adesivo delle carte di credito, ed i clienti che vogliono usare carta di credito come fanno a sapere se accettano la cata ?

    Kesar Singh
    Titolare Viaggindia

  2. ma il comune di bologna non può fare soldi con le multe come fanno tutti gli altri comuni italiani? 😀

  3. la multa per gli adesivi delle carte di credito è davvero fenomenale… uno come fa a sapere quali accettano? entra e chiede? mah!

  4. è davvero un delirio! qui a milano è stato multato un albergo perchè aveva “pubblicizzato” il fatto di essere un 3 stelle e un ristorante per aver esposto un menù. queste multe assurde non sono altro che l’ennesimo prodotto della burocrazia italiana che guardacaso si sta rivelando un grandissimo affare per i comuni!

  5. @ste71lu vedrai che alla fine tutto si risolverà, in fondo la categoria dei commercianti e degli artigiani rappresenta il cuore economico di milano e in qualche modo riuscirà ad avere la meglio

  6. il problema è politico. il potere di multare avrebbe dovuto rimanere in mano pubblica mentre si è scelto di darlo a privati che hanno cercato di trarre il maggior vantaggio possibile dall’attività di accertamento

Lascia un commento