Facebook (non) è (solo) una cazzata

Lo ammetto. Mi sono iscritta.
Per mesi ho cercato di resistere ma FEISBUCH ti segue ovunque, non c’è persona o articolo o blog che non ne parli, bene o male che sia.
Alla fine ho ceduto e adesso chiunque mi può trovare digitando “Pamela Ferrara”, c’è anche la mia “fotina” sorridente col berretto.

La prima impressione è stata che si tratti di un gioco (molto ben spiegato in questo video esilarante), una cazzata per dirla tutta, in cui ognuno cerca di attirare l’attenzione con una “frasetta” più o meno azzeccata che non può in alcun modo essere considerata una forma privilegiata di comunicazione.
Se penso che Facebook mantiene “connesse” 150 milioni di persone (5 milioni in Italia) mi viene da chiedere: tutto qui?

In realtà facendo un’analisi più approfondita ci si rende conto che le cose sono molto più complesse di così.

Facebook, come Internet nel suo insieme, non è altro che uno specchio della realtà, della società in cui viviamo ogni giorno e nella quale convivono migliaia di personalità e di opinioni.
Ci puoi trovare davvero di tutto e mentre condividi coi tuoi amici ciò che stai facendo puoi scegliere quale film vedere al cinema o per chi votare alle elezioni.
Lo si può usare solo per giocare ma se ne può anche sfruttare l’immenso potenziale virale che, attraverso le catene di persone, può arrivare a mobilitare l’opinione pubblica.
Penso ad Obama, a come abbia vinto le elezioni anche grazie ai social network, riuscendo a reclutare migliaia di volontari in tutti gli Stati Americani e a conquistare voti, ma penso anche al recente dibattito sulla qualità della vita nel territorio, che dalla piazza virtuale si è trasformato in confronto reale.

E’ un media sociale che va preso sul serio, ma non troppo sul serio.
Qualche tempo fa avevo scritto di come molte aziende stiano vietando l’utilizzo di Facebook ai dipendenti, che ci trascorrono troppo tempo e sono meno produttivi. In questi giorni imperversa invece la polemica sulla pagina dedicata al boss Riina che raccoglie oltre 6000 fans (ne esistono altre dedicate ad altri boss): a lanciare l’allarme è stato il Times e, come scrive Repubblica, pare che la procura di Palermo abbia preso molto sul serio i commenti che vi si possono leggere.
Ora si chiede a gran voce la rimozione di quelle pagine, il che la dice lunga sulla totale ignoranza dei meccanismi sociali che animano il Web.

Il punto è che su Facebook esiste una molteplicità di pensiero che porta alla creazione di gruppi e di fans di qualunque cosa, la maggior parte dei quali sono a scopo ludico e se anche esortano a dar fuoco alla casa del Grande Fratello non significa che qualcuno lo farà davvero: c’è il gruppo “Impediamo a Maria de Filippi di rovinare la gioventù di oggi”, ma anche  “Dona anche tu un neurone al figlio di Bossi per poter passare la maturità”, “Petizione per l’uso della voce di Homer Simpson negli annunci di Trenitalia”, “Via i cinesi dai bar… si chiama spritz non spliz”, “Perché Dio si è preso De André e ci ha lasciato D’Alessio?” e così via in un delirio di espressioni e preferenze, di ironia e paradossi.

Resta solo da scoprire se questa popolarità è destinata a durare o se si tratta di una moda passeggera come è stata Second Life: se il trend di crescita dovesse continuare con i ritmi correnti, nel giro di un paio d’anni Facebook arriverebbe a superare il traffico di Google, il che mi sembra piuttosto improbabile.

Certo dopo una giornata trascorsa su Facebook in continuo contatto con gli amici e con ciò che fanno, pensano e consigliano, il bisogno di staccare è forte.
Chiudo tutto e mi faccio i file miei.

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20 commenti su “Facebook (non) è (solo) una cazzata

  1. trovo francamente assurdo l’accanimento che si verifica nei confronti degli strumenti internet che non fanno altro, come dice pamela, che riprodurre online il mondo reale. online ci sono fan di riina? bè ci sono anche nella realtà, cosa c’è da scandalizzarsi? online ci sono anche persone che danno il loro sostegno allo scrittore saviano, come nel mondo reale, e di sicuro sono di più dei fan di riina!

  2. tollerare chi inneggia a riina è sicuramente sgradevole, ma fa parte della libertà di espressione di ognuno di noi. non credo che chi fa queste cose su fb sia un mafioso, semplicemente trova divertente farle, come trova divertente l’idea di dare fuoco alla casa del gf. la procura di palermo si dovrebbe occupare di cose più serie

  3. Facebook è uno strumento straordinario per ritrovare vecchi amici e tenersi in contatto con amici lontani. Per questo è nato e per questo dovrebbe essere utilizzato. Tutto il resto è decadenza che deriva da un cattivo impiego dello strumento

  4. io ci sono andata solo un paio di volte ma mi ha messo una gran tristezza, con gente che parla e che non ha niente da dire, che racconta tutto quello che fa compreso quante volte va in bagno, che si esibisce mezza nuda….. poverini.

  5. fb è una figata e basta. ci si collega e si rompe la monotonia della giornata, le polemiche non servono

  6. facebook? chi lo conosce davvero lo evita. sarà pure divertente ma alla lunga diventa un impegno che ti assorbe e ti distrae da cose più importanti. in più come spesso accade nelle chat o in ogni luogo virtuale in cui ci si sente più “liberi” si finisce spesso per raccontare troppo, per affidare alle sue pagine pensieri che non saremmo disposti a condividere in altro modo. meglio senza.

  7. E UNA VERGOGNA CHE SI USI INTERNET PER SOSTENERE LA MAFIA. LA MAFIA E IL PEGGIORE MALE DELL’ITALIA E IO MI VERGOGNO PER TUTTI QUELLI CHE SOSTENGONO RIINA E TUTTI GLI ALTRI MAFIOSI. E UN VERO SCHIFO!!!

  8. io mi ero iscritta dietro consiglio di un’amica ma mi sono stancata quasi subito. non mi fido della gente che si può conoscere online e non vedo il senso di contattare le persone che già si frequentano di persona. fare nuove amicizie oggi non è facile, ma è sempre meglio farle dal vivo che on line

  9. facebook può diventare una malattia, io fortunatamente sono riuscito a disintossicarmi. ma quando crei un certo numero di contatti rimani come prigioniero, ci vai mille volte al giorno, controlli quello che fanno tutti. alla lunga diventa un incubo. ora ne sto lontano e ho molto più tempo per fare altre cose

  10. Permettere dei fans club su Riina e Provenzano dovrebbe essere offensivo per lo stesso Facebook che dà voce a dei potenziali criminali che sono altrettanto colpevoli dei mafiosi stessi!

  11. Facebook va tanto di moda perchè è una sorta di casa del grande fratello nella quale puoi spiare ed essere spiato e di questi tempi il vojerismo va per la maggiore…. pare proprio che nessuno riesca ad astenersi dalla pratica di farsi i cazzi degli altri…. ma non durerà per sempre: come il grande fratello viene ormai manipolato ed è pieno di colpi di scena per continuare ad attirere un pubblico ormai stanco della solita minestra, anche di facebook ci si stancherà

  12. quoto alessio. c’è anche da dire che la storia di ricreare vecchie amicizie è una stronzata, al limite ti puoi togliere qualche curiosità andando a sbirciare nei profili di persone che non vedi da tempo ma ciò che è finito non si ricrea, tantomeno dietro a uno schermo

  13. Quoto Killer Loop. Su Facebook sono entrata in contatto con persone che non sentivo da anni, ma non siamo andate oltre il “ciao, cosa fai di bello adesso?”… difficile ricreare a livello virtuale un’amicizia che si è spenta ormai da anni. Un mio amico recentemente si è iscritto al fan club “Se non ti sento da 20 anni ci sarà un motivo? Ma che cazzo mi cerchi su FB!”… effettivamente se le persone si perdono di vista, di solito una ragione c’è 😉

  14. Hai ragione. Quella su Facebook non è un’amicizia. Io sono iscritta ma le amicizie vanno coltivate di persona, su Facebook al massimo ti togli qualche curiosità. C’è chi dice addiruttura di essersi innamorato o fidanzato su Facebook ma chi può dire di conoscere davvero il proprio “amico” davanti all’altro monitor?

  15. la parte più bella è quando gli ex ti chiedono di aggiungerli agli amici. ti detesto più di qualunque altra cosa, non ci sentiamo da 12 anni e adesso vuoi diventare mio amico??

  16. E solo uno schifo e basta. Mi sono iscritto 6 mesi fa, e adesso sto pensando di cancellarmi.
    Come diceva giustamente anche qualcun’altro, le vere amicizie si fanno fuori da un monitor. Io poi ho anche avuto la sfortuna di “risentire” persone che non sentivo da anni, che ogni qual volta commentavo qualche loro post, provvedevano a cancellare i miei commenti. Come se volessero dirmi: “questo e il mio territorio, e a me interessa solo la tua vita e non la tua amicizia. Quindi, sparisci”. E poi, quando magari incontri per strada le stesse persone, non sanno neanche cosa dirti. Io lo reputo come un male della società e basta!

  17. …………………,……………,
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    Grazie, detto tutto su facebook in due parole.

  18. Visto che dietro tutto questo c’è chi ne ricava del profitto a scapito dell’iscritto (parte debole in quanto condivide informazioni personali senza ricavarne guadagno), non vedo perchè dovrei far guadagnare qualcuno a mio discapito. Ma evidentemente “il mondo” non la pensa così. Buona fortuna.

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