della vita L’albero: come gestire gli errori

Capita a tutti di sbagliare.
Il problema è che una volta si poteva sperare che i nostri errori passassero inosservati, mentre oggi il Web non perdona e se sbagli il popolo online ti twitta e ti facebucca a nastro.

Oggi, se ti capita di sbagliare, l’unica possibilità che hai è ammetterlo, e rendere l’errore ancor più virale.
Peccato che ancora in pochi l’abbiano capito.

Qualche giorno fa, ad esempio, ha fatto il giro del Web la notizia di un cineclub di Bologna (il Lumière), che per 9 giorni ha proiettato “L’albero della vita” di Malick invertendo le bobine, solo che nessuno se n’è accorto.
Anzi, magari i molti intellettuali frequentatori hanno pure apprezzato:

Par di vederli, mentre escono dalla sala magnificando la genialità del regista nel mettere la parola FINE al termine del primo tempo, superata solo dall’intuizione di inserire i titoli di testa all’inizio del secondo (La Stampa).

Ovviamente nessuna dichiarazione da parte del cinema.

Ecco, se il cinema fosse stato mio, avrei alimentato il tam tam mediatico e buttato tutto sul ridere: “Film al contrario? Ci abbiamo provato. Ma coi Led Zeppelin ha funzionato meglio”.

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11 commenti su “della vita L’albero: come gestire gli errori

  1. Vedi, Pam, fai la spiritosa perché forse tu quel film non l’hai visto… 😉

    Ah, avessero rovesciato le bobine anche al cinema dove l’ho visto io!

  2. quelli del cinema non hanno bisogno di fare ironia perchè loro poverini il film l’hanno migliorato

  3. C’è da dire che il film in realtà non è stato proiettato a rovescio come hanno dato da intendere i giornali, cioè dalla fine all’inizio. E’ solo stato proiettato a bobine invertite prima la seconda e dopo la prima. Un errore comune 🙂

  4. @Metamao Un errore “comune”, certo. Che si è protratto per 9 giorni prima che qualcuno se ne accorgesse 😉

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