Nell’era in cui tutto è possibile

Siamo nell’era in cui tutto è possibile, tutto a portata di mano, tutto semplice e veloce.
Tutto tranne bloccare una ricarica automatica Vodafone sul cellulare.

Per poterlo fare ti arriva un sms con un numero da chiamare. Quando chiami quel numero, l’operatore ti chiede alcune informazioni tra le quali anche un “codice borsellino” che nessuno ti ha mai fornito, ma che non può fornirti lui, no, devi chiamare un altro numero.

Chiami l’altro numero dove un secondo operatore ti dice che il codice non te lo può dire a voce ma te lo può solo mandare via sms, però alla scheda-master, che se non è quella che stai utilizzando e sulla quale vuoi il blocco dell’autoricarica sono cazzi.

Dopo aver ottenuto il codice richiami il primo numero, al quale ovviamente ti risponde un operatore diverso e quindi riparti da capo a spiegargli la situazione.

Il tutto condito da 25 minuti buoni di attesa per prendere la linea, ossessionati dal ritornello di una canzoncina. Ma dico: ma è possibile che, visto che devi attendere per secoli, quella cavolo di canzone non te la possano almeno far sentire per intero invece che esasperarti con un ritornello che dura 30 secondi e poi riparte in loop?

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7 commenti su “Nell’era in cui tutto è possibile

  1. io mai una volta che abbia sentito una canzone decente mentre ero in attesa che mi venisse passato un operatore. ma un bel pezzo degli iron maiden no?

  2. io odio TUTTE le compagnie telefoniche, sono scandalosamente care e scandalosamente lente in ogni servizio

  3. è vero già sono pieni di disservizi e lenti a intervenire su qualunque cosa, avere risposte normali poi è impossibile…….. uno li chiama già incazzato e la musichetta lo fa andare ancora più via di testa nelle 3 ore di attesa. potrebbero almeno renderle più gradevoli!

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