Il farmacista figo

Il mio medico ha l’ambulatorio a Cento, ed è troppo forte perché mi venga voglia di cambiarlo (ciao Alberto).
Il problema è che da qualche anno vivo a Ferrara e lavoro a Occhiobello, in provincia di Rovigo.

Ed è un problema grosso.
Con le ricette che mi fa il mio medico posso andare solo nelle farmacie dell’Emilia Romagna, ma lavorando in Veneto la cosa mi è particolarmente complessa, così vado nell’unica farmacia (la Comunale di Ferrara) che è aperta anche la sera e nel week end.

E’ una bella farmacia, ben organizzata ed efficiente.
Solo che quando vado a ritirare farmaci per disturbi tipo l’allergia mi capita sempre una delle gentilissime farmaciste, mentre quando vado a ritirare cure per i problemi più imbarazzanti, quelle cose indicibili che solo in una farmacia si possono sentire, mi capita sempre il farmacista figo.

E’ perfetto: carino, simpatico, gentile, preparato… insomma assolutamente “in target”. Se poi ha anche una piantagione di marijuana in giardino e sa preparare sostanze allucinogene tanto meglio.

Peccato che la situazione in cui io compro un clistere non è certo il massimo del romanticismo.

Vorrei una farmacia online, ma non come quelle illegali che ci sono adesso, che tu ordini dell’aspirina e ti arriva del cianuro: una farmacia seria, che sostituisca quella reale, dove puoi ordinare un codice “fh67b” invece di dover chiedere una “pomata per emorroidi”, e dove siano annullate completamente le figure di merda.

E il farmacista figo spero di trovarlo in uno street bar la sera, magari l’unica in cui mi sono vestita decentemente e sono in compagnia di amici normali 😀

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13 commenti su “Il farmacista figo

  1. Quello del farmacista è un lavoro triste, non è un medico ma allo stesso tempo deve starsene lì a sentir parlare di problemi di diarrea e flatulenza…. il pensiero di poter trovare un figo dietro il bancone non mi aveva mai sfiorata

  2. Ne sai una più del diavolo, Pam! Non avevo mai pensato di “sprovolare” dal blog, unendo l’utile al dilettevole! Comunque posso capirti, il farmacista intriga, sarà il fascino della divisa… e acchiappa, pure! Ho qualche amico che fa questo mestiere e, tranquilla, non si formalizzano certo per le richieste un po’ particolari o imbarazzanti delle belle clienti! 😉

  3. La paranoia mi è venuta quando un mio carissimo amico di Torino lavorava in farmacia… un giorno è entrato un personaggio famoso con un problema indicibile… e lui a raccontarlo al mondo 😀

  4. A me interessa in particolar modo la questione delle sostanze allucinogene…. dai Pam, fattelo amico e ricordati di noi 😀

  5. in realtà i farmacisti secondo me sono un po come i ginecologi, ci si aspetta che per loro tutto sia routine e che non facciano nemmeno caso a cosa stanno facendo e dove hanno le mani… poi appena esci si lanciano in una bella risata

  6. Lavoro in farmacia da qualche mese e devo ammettere che spesso si vedono scene divertenti. Certi clienti sono talmente imbarazzati che fanno fatica a spiegare ciò di cui hanno bisogno. Una volta una signora mi ha detto che voleva un enteroclisma, che non sarebbe altro che, appunto, un clistere. Peccato che io per prima non avessi la minima idea che si chiamasse anche così!

  7. HAHA! Bel post pAm, brava! A dire il vero tra l’altro l’idea della farmacia online, semplice, legale e pratica è davvero ottima: sono stanco di andare in farmacia a prendere il Viagra, ormai quando entro tutti ridono di me e bisbigliano “è arrivato grande puffo”.. sono stanco.

  8. Recentemente in farmacia ho sentito una cosa che ha dell’inverosimile: un tizio aveva bisogno di compresse per non so cosa, e ha chiesto alla farmacista se le poteva avere in versione supposta….. ora io capisco per farmaci particolari che si devono per forza assumere così o per compresse per bambini che è difficile fergli prendere, ma un uomo adulto può VOLUTAMENTE preferire le supposte? ma in che mondo viviamo?

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