Un gruppo di studiosi israeliani della Ben-Gurion University di Beer-Sheva of the Negev ha ideato un software per pc in grado di leggere il pensiero. In questo modo è possibile navigare senza mouse e tastiera,[…]
Chiamano la figlia “Like”
Non bastava la ventina di bambine egiziane chiamate Facebook per via del ruolo determinante che ha svolto il social network nelle rivolte di piazza Tahrir e nell’abbattimento del regime di Mubarak. Lior e Vardit Adler,[…]
Planking, la nuova moda di Facebook
A volte nascono delle mode che sembrano fatte apposta per fare selezione naturale di idioti. Un anno fa fece scandalo il balconing, la moda di buttarsi dal balcone direttamente in piscina, sperando di non beccare[…]
Il gossip corre su Twitter
Sul Web ogni tentativo di censura funziona come un boomerang: più cerchi di soffocare una notizia più questa si amplifica, e spesso a generare gli scandali più cliccati sono proprio quei pettegolezzi che i media[…]
Social network a go go, ma senza sapore
Intendiamoci: amo i social network, ma a volte trovo che in questi contesti di condivisione 2.0 la vita sia un po’ insipida, un po’ spenta. Una volta c’era la televisione con i suoi modelli, che[…]
Facebook: gli italiani e le immagini del profilo
Avevo già parlato di uno studio condotto esaminando le immagini dei profili di Facebook. Ora abbiamo a disposizione nuovi risultati che ci riguardano, ottenuti dall’analisi di oltre 1000 profili tra i 17milioni di italiani (uomini[…]
Pubblicità Facebook per trovare l’amore
“Cerco una ragazza equilibrata, con la quale condividere i piaceri dell’intelletto e della spiritualità”. Questa l’inserzione che Matt Simpson (un cognome = un programma), trentenne dell’Arizona, ha deciso di pubblicare su Facebook per trovare l’anima[…]
La mia mamma
“Mettiti il golfino che fuori fa freddo”, “Sei sicura di aver mangiato abbastanza?”, “Mandami un sms quando arrivi”. La mamma è sempre la mamma, e non importa se abbiamo 10 anni, 30 o 50, la[…]
Baci virtuali
Era destino: prima o poi dovevamo per forza stancarci di baci e abbracci virtuali, magari mandati attraverso la faccina :*, e approdare a qualcosa di nuovo e più “coinvolgente”. Ci hanno pensato (ovviamente) i giapponesi[…]