Paparazzi 2.0 su Facebook

Non ho mai tollerato la gente che ti tagga su foto-video-note su Facebook, soprattutto se lo fa senza criterio con l’unico scopo di procacciarsi visibilità in modo improprio.

Ma anche chi lo fa consapevolmente, perché ti ha scattato una foto e pensa bene di pubblicarla senza chiederti l’autorizzazione, e tu perdi tempo a rimuovere tag da “N-cose” delle quali magari non vai particolarmente fiero.

La verità è che Facebook è diventata la frontiera 2.0 dei paparazzi tecnologici, che inseriscono un miliardo di foto ogni mese: tanto che sta nascendo l’esigenza di una regolamentazione, già applicata in alcuni party, bar e ristoranti di New York.

Ne parla Il Corriere: “Sei invitato a un party esclusivo, con scrittori famosi, attori, cantanti, modelle e altri ospiti speciali. Il protocollo prevede che non siano riportate informazioni su blog o Twitter, né foto su Facebook. Nella New York dei social network gli inviti stanno diventando sempre più categorici su come si devono comportare gli ospiti”.

Una volta ci dovevamo difendere dai nemici. Oggi ci dobbiamo difendere dagli amici.

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14 commenti su “Paparazzi 2.0 su Facebook

  1. Hai ragione Pamela, il problema principale è la mancanza di “cultura” di utilizzo dei social network e dei nuovi mezzi di comunicazione in generale. Ma purtroppo è un argomento annoso e non è facile da risolvere…

  2. la cosa peggiore è che quando ti taggano poi ognuno dei taggati commenta, e per ognuno ti arriva una mail (se non hai cambiato impostazioni), che praticamente è come dire 1000 mail da 1000 persone che non conosci! agh!

  3. Ieri sono stato immortalato e ovviamente pubblicato mentre trangugiavo direttamente dalla bottiglia. Sembravo Noemi Letizia. Ora ho una fifa cane di essere contattato da Berlusconi

  4. pam io ti straquoto, ma uno può pure pubblicarsi le foto x i cazzi suoi senza necessariamente taggare il mondo, no?

  5. c’è gente che non ha pudore, ormai ovunque vai ti ritrovi fotografato con un cellulare tocca star lì su facebook tutto il giorno a controllare che non vengano pubblicate cose scomode e io c’ho pure il mio capo tra gli amici che palle!

  6. io dico che chi ha bisogno di condividere sempre tutto con tutti soffre di una grave forma di frustrazione e invece che passare il tempo su facebook farebbe meglio ad andare a p——

  7. io dico che sono molto più frustrati quelli come te che parlano male di facebook e poi sono sicura che un account ce l’hai pure tu!

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