I Repubblicani e la pubblicità subliminale

La pubblicità subliminale mi ha sempre affascinata: l’idea che sia possibile essere influenzati nelle nostre decisioni senza rendercene conto contiene una forza inaudita.

In America già negli anni 60 c’era stata una forte sensibilizzazione verso l’argomento, tanto che la pubblicità subliminale venne messa al bando dopo la pubblicazione del libro I persuasori occulti di Vance Packard, che aveva denunciato i metodi di manipolazione psicologica che il marketing metteva in atto.

Così, anche per deformazione professionale, quando ho visto il video dei repubblicani contro il Presidente Barack Obama, che prende pezzi dei suoi discorsi per smentirli, mi sono subito accorta dell’inserimento della parola “taxes” che appare sovrapposta alla faccia del Presidente per una frazione di secondo, ma sufficiente per associare il leader democratico alle tasse.

Dopo una piccola indagine sul Web ho poi scoperto che in effetti lo scandalo era già scoppiato, ad opera, pensate un po’, del blog italiano Nomfup.

Nel 2000 fu utilizzata una strategia simile contro il democratico Al gore: in uno spot compariva infatti per un millesimo di secondo la parola “rats” (= topi), riferita ai democratici.

Non sono sicura che sia una fortuna, ma in Italia la pubblicità politica, non essendo in grado di condizionare le nostre menti, si limita ad “attentare” a ben altre zone del corpo.

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5 commenti su “I Repubblicani e la pubblicità subliminale

  1. mi chiedo a quale scopo. non sono un esperto di comunicazione subliminale ma penso una cosa: per quanto influenzabile uno possa essere non credo che una parola che appare una sola volta in uno spot di pochi minuti possa cambiare qualcosa…….. insomma un conto è un messaggio che compare un centinaio di volte in un film di 2 ore ad esempio ma questo per me non serve a niente

  2. @creativemind Quello sulla pubblicità subliminale è un discorso complesso che non si esaurisce nell’inserimento di un fotogramma

  3. il creatore della campagna si è sputtanato per niente perchè gli studi scientifici che riguardano la pubblicità subliminale ottica hanno dimostrato la sua inefficacia. è vero che se vediamo una persona che beve una bibita può venirci voglia di bere la stessa bibita ma questo non ha a che fare con le nostre opinioni o convinzioni che non cambiano certo per così poco!

  4. La pubblicità subliminale è rischiosa e per questo ci sono regole che la vietano. Nonostante le leggi ci sono figuri che cercano comunque di fare i furbi e il pericolo del bombardamento mediatico che subiamo ogni giorno esiste eccome perchè ci sono pochi controlli e oltre a pensare alle leggi dobbiamo pensare anche a come farle rispettare

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