Il blackout di Facebook fa sorridere la Rete

L’utilizzo di Facebook, e del Web in generale, sta cambiando.
Man mano che gli utenti prendono confidenza con le applicazioni, le usano con maggiore disinvoltura e si lasciano andare di più.

Quando mi iscrissi a Facebook pensai che fosse di una noia mortale, con le persone che lo usavano unicamente per comunicare, attraverso lo status, “buongiorno a tutti, sono arrivato al lavoro, adesso vado a farmi un caffè, stacco e vado a pranzo, mi prudono le chiappe”, ecc.
Un mio amico dopo una visita medica pubblicò pure la sua radiografia.

Oggi la tendenza è ancora questa, ma le persone cominciano ad usarlo sempre più per divertirsi, fare battute, essere simpatiche e in molte occasioni lo sono davvero.

La scorsa settimana, in seguito al blackout di Facebook e alla migrazione di massa su Twitter, assieme alle persone infuriate o in preda al panico (c’è stato anche chi ha pensato di aver preso un virus), in molti ci hanno riso su.

Il mio commento è stato: “PIL in crescita. Col blackout di Facebook alla gente è toccato lavorare”.
Non sono stata l’unica. C’è stato chi ha teorizzato che il tutto dipendesse da un’esplosione di rifiuti di letame a Farmville, chi si è chiesto cosa avesse combinato Brunetta, chi ha previsto un aumento delle nascite.

Finalmente… mi piace 😉

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8 commenti su “Il blackout di Facebook fa sorridere la Rete

  1. finalmente un po’ di evoluzione sull’uso del web e dei social network come FB … mi fanno morire le persone che se le fanno e se le dicono da sole del tipo “oggi sono a pezzi, ho dormito poche ore … ma andare a letto prima la sera?”. Pubblicazioni di status inutili ce ne saranno sempre ma qualche miglioramento all’orizzonte si vede, senso dell’humor e notizie utili sono in aumento quello che mi spiace è che non ho ancora visto nessuno che nel suo status ha pubblicato “me la sto spassando con la segretaria” ma sono sicuro che è solo una questione di tempo 🙂

  2. La cosa divertente è che alla fine si capisce quanto ormai la gente dipenda FB non capendo che alla fine è soltanto un sito che può avere i suoi problemi!

  3. è vero c’è più consapevolezza ma anche i più sgamati non riescono a resistere alla tentazione di far sapere al mondo quante volte vanno al cesso

  4. Non si ha l’idea di come la gente sia eccitata di “vedersi” o “leggersi”su uno schermo,foss’anche quello di un pc.Secondo me è questo il fulcro su cui gira il successo dei social.

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